POSTE: SLC CGIL, DA RIORGANIZZAZIONE TEMIAMO OLTRE 10.000 TAGLITOSCANA COINVOLTA

Dalla riorganizzazione del settore recapito di Poste Italiane temiamo oltre 10mila esuberi in tutta Italia. Lo dichiara a Radiocor Emilio Miceli, segretario della Slc Cgil, sottolineando i rischi per l’azienda, e conseguente per il sistema Paese, a cui si andrebbe incontro qualora Poste Italiane dovesse andare avanti con il piano di tagli di 1.800 persone in cinque Regioni italiane (Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Marche e Basilicata) tra portalettere e impiegati nella lavorazione della posta. Abbiamo chiesto all’azienda – prosegue Miceli – di restare ferma. Credo che una ristrutturazione come quella annunciata renda piu’ drammatica una situazione che e’ gia’ dolorosa. Gli esuberi sommati agli esodati formerebbero una miscela esplosiva che rischia di far diventare Poste Italiane uno dei nodi piu’ caldi del Paese. Secondo Miceli la sensazione che da’ il management e’ di essere in preda alla confusione, non riesce a indicare prospettive certe. Quando la riorganizzazione arrivera’ anche il Sud Italia, per il segretario della Slc Cgil gli iniziali 1.800 tagli potrebbero diventare oltre diecimila in tutto il territorio nazionale. Sim-ÿ

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