Nardi (Uilposte) e Benedetti (Slc-Cgil): ?L?azienda sospenda progetto di riorganizzazione e avvii subito un confronto. Con il recapito a giorni alterni, che partir il 27 di giugno in provincia di Prato, si assister al taglio di 41 posti di lavoro. A denunciarlo con forza sono la Uilposte e la Slc-Cgil, che mettono in evidenza come il piano di riorganizzazione portato avanti dall?azienda peggiorer la qualit del servizio e al tempo stesso comporter un aggravio delle condizioni di lavoro.Il progetto del recapito a giorni alterni gi stato avviato ad Arezzo, dove ha mostrato tutti i limiti con disservizi per gli utenti e difficolt per tutti i lavoratori. Tra l?altro la provincia di Prato gi nel 2012 aveva subito un taglio di 32 zone di recapito (e quindi di altrettanti posti di lavoro); oggi, a distanza di appena 4 anni, Poste Italiane, compie un?altra sforbiciata su Prato con 41 zone di recapito in meno, causando di fatto gravissimi disagi.?E? inaccettabile l?atteggiamento dell?azienda – spiegano Renzo Nardi, segretario Uilposte Toscana, e Graziano Benedetti, coordinatore Slc-Cgil Toscana ? Ribadiamo con forza la nostra pi ferma contrariet a un piano che fa acqua da tutte le parti. Ad Arezzo, dove il recapito a giorni alterni partito ufficialmente in Toscana, sono state tagliate 61 zone, su Prato il taglio interesser invece 41 zone di recapito. Tutto questo si traduce in meno posti di lavoro e un servizio molto pi scadente per i cittadini. Chiediamo a Poste Italiane di sospendere con effetto immediato il progetto di riorganizzazione e di avviare un confronto con i sindacati per individuare una via d?uscita da questa situazione di caos che non pu essere scaricata sulle spalle di cittadini e lavoratori?.Per ribadire la contrariet al piano di riorganizzazione di Poste Italiane,Uilposte e Slc-Cgil hanno organizzato un presidio di protesta in Largo Giotto a Prato sotto gli uffici direzionali di Poste Italiane dalle 11,30 alle 14,30 di luned 30 maggio 2016
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