Pontassieve abolisce tampon tax Sindaca, Ingiusto tassare al 22% beni essenziali per le donne

In attesa di una legge nazionale che abbatta l’iva – ora al 22% – sugli assorbenti femminili, c’è chi ha iniziato a fare da sé. Si tratta del piccolo comune di Pontassieve, alle porte di Firenze che dal primo marzo ha avviato una campagna di abbattimento di prezzi sugli assorbenti venduti nella Farmacia Comunale. “Abbiamo potuto farlo proprio perché la Farmacia è di proprietà del Comune, quindi ci dà la possibilità di fare politiche sui prezzi autonome – spiega all’ANSA la sindaca Monica Marini (PD) – abbiamo deciso di dare un segnale proprio su questo tema”. Ovviamente non è che il comune non paga l’iva sugli assorbenti, ma la paga al posto delle clienti. “Nel dicembre 2020 il consiglio comunale di Pontassieve ha approvato, dobbiamo dire all’unanimità, una mozione presentata dalla maggioranza consiliare riguardo al tema della tassazione eccessiva sui prodotti igiene femminile sugli assorbenti e su tutti quei prodotti legati al nella vita delle cittadine della Repubblica” Racconta l’assessore alle Pari Opportunità Jacopo Bencini. “Si tratta di un’ingiustizia assoluta a livello globale, dove è presente la tassazione di questo tipo – continua l’assessore – una tassazione al 22% è una tassazione da bene di lusso, mentre abbiamo una tassazione al 4% su prodotti che potrebbero invece essere meno essenziali, pensiamo e tartufi a tanti altri”. Ma perché questa disparità anche sul costo di beni essenziali? “Credo sia frutto di una cultura che ancora non ha un’attenzione adeguata verso la donna – risponde la sindaca – e credo ci sia bisogno di fare questo tipo questo tipo di battaglie, proprio anche perché il ciclo mestruale è un tema che fino a poco tempo fa, ma ancora in realtà, era un tema di cui vergognarsi”. L’iniziativa del Comune di Pontassieve ha carattere strutturale, quindi nella farmacia comunale gli assorbenti saranno sempre scontati dell’Iva, ma le clienti vengono già a fare scorta. “In questa settimana abbiamo viste molte clienti prendere più di una confezione – racconta la farmacista Anna Meli – mentre prima prendevano un pacchetto solo”. Intanto l’iniziativa non è passata inosservata. “Siamo sommersi da telefonate, email da parte tanti Comuni da tante farmacie che ci chiedono come abbiamo fatto – racconta ad ANSA l’assessore Bencini – in realtà è un’iniziativa semplice per chi ha la possibilità di fare una politica dei prezzi, e per questo speriamo che in questo marzo 2021 si possa vedere un fiorire di iniziative simili a livello nazionale”. (di Cecilia Ferrara) (ANSA).
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8 marzo: un mese di stop a Tampon tax in farmacie Valdarno  Interessati i territori di Figline Incisa, Cavriglia e Reggello
Un mese di stop alla cosiddetta tampan tax per gli assorbenti femminili nelle farmacie comunali di Cavriglia, Figline e Incisa Valdarno e Reggello, gestite da FarmaValdarno. L’iniziativa è stata presentata oggi dalla sindaca di Figline e Incisa Valdarno (Firenze) Giulia Mugnai, dall’assessore alle pari opportunità del Comune di Cavriglia (Arezzo) Sonia Tognazzi, e dall’assessore alle politiche sociali del Comune di Reggello (Firenze) Adele Bartolini, insieme, tra gli altri, alla presidente di FarmaValdarno Silvia Gori, in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna. Da oggi al 5 aprile in tutte le farmacie comunali dei tre comuni, gestite da Farmavaldarno, i prodotti igienici femminili essenziali saranno venduti a prezzo scontato, in modo da sensibilizzare i cittadini all’urgenza di abbattere la tassazione su questi beni essenziali. La differenza di costi sarà coperta da Farmavaldarno. “Oggi si celebra la giornata internazionale dei diritti della donna – hanno Mugnai, Bartolini e Tognazzi – e, per l’occasione, abbiamo pensato di lanciare questa iniziativa nelle farmacie comunali, affinché a tutti i livelli si cominci a prendere consapevolezza del fatto che tassare beni essenziali al 22% rappresenta un’iniquità legalizzata. In un periodo storico in cui, come ci dimostrano i dati nazionali, a pagare le conseguenze economiche della pandemia sono in primo luogo i giovani e le donne, questo mese di sensibilizzazione vuole essere anche un modo per dimostrare la nostra vicinanza alle categorie più colpite, con questo piccolo segnale di aiuto economico e auspicando che, a livello nazionale, si possa fare questo e altro per tutelare i diritti di tutti i cittadini”. (ANSA).

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