®Non possiamo essere la sinistra dei fighetti e dei saputelli, di quelli che fanno i riformisti senza mai confrontarsi col popolo, con i lavoratori. La sinistra non pu chiudersi nei palazzi del potere e smettere di parlare di giustizia, di eguaglianza e di progresso: se lo fa, che cazzo di sinistra ?¯ Enrico Rossi, assessore regionale alla Salute e soprattutto sindaco di Pontedera per nove anni, non butta la palla in calcio d?angolo quando parla della disaffezione della classe operaia.Come mai il centrosinistra ha trascurato le proprie radici?®Non si pu far finta di niente. Bisogna ricominciare a parlare agli operai senza scadere nel populismo e nella demagogia di Bossi e Berlusconi. Non possiamo trasformarci in una sinistra tecnocratica fatta di buoni amministratori, di riformisti senza popolo¯.E come si fa?®Con la legge contro il nepotismo in sanit abbiamo dato un segnale chiaro di impegno a favorire la ripresa della mobilit sociale. I miei genitori erano di umili origini, ma avevano la speranza che il loro figlio, se studiava, avrebbe potuto avere un avvenire diverso, migliore. Oggi questo non pi cos: il 70% dei figli di operai diventano a loro volta operai, indipendentemente dalle loro capacit e dal merito. Se non ci impegniamo per ridare una speranza prevale la disperazione, l?egoismo, la solitudine e anche gli strati pi umili sono facile preda dell?ideologia dominante¯.In questo campo il Pd parso un po? distratto, ne conviene?®Bisogna finirla con questa sinistra senza anima n passione, pi interessata a frequentare i salotti che le fabbriche e le case del popolo, che fa carriera con le cene. Una sinistra cos non pu ambire a rappresentare il mondo del lavoro. Invece di frequentare le cene, bisogna andare a fare le riunioni nelle sezioni anche con dieci persone, bisogna perdere le serate a parlare con la gente, ad ascoltare i lavoratori. Si pu anche essere impopolari, ma bisogna confrontarsi e ascoltare, solo cos non si perde il legame con il popolo¯.Il legame con la classe operaia, insomma, pu essere recuperato?®Bisogna capire che le giovani generazioni operaie sono diverse e vanno conquistate. Ma per far questo ci vuole una sinistra che sappia studiare, che abbia voglia di approfondire i problemi e sappia motivare le posizioni. Ma soprattutto ci vuole una sinistra che sappia anche andare contro i potenti, un po? meno acquiescente¯.DA IL TIRRENO
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