Pitti non si ferma, segnale positivo futuro. ‘553 brand hanno confermato presenza a fiera moda uomo’

Pitti Uomo non si ferma, ma fa fronte all’aggravarsi della situazione epidemiologica adattandosi alle nuove regole dei Dpcm e alle decisioni sulle partecipazioni da parte di espositori e compratori. A 72 ore dall’inizio di Pitti Uomo 101 e Pitti Bimbo 94, in programma in contemporanea a Firenze dall’11 al 13 gennaio, l’ad di Pitti Immagine Raffaello Napoleone fa il punto il situazione, in primis sugli espositori. “Si va avanti – spiega, raggiunto al telefono dall’ANSA -. Da 610 marchi paganti per l’Uomo siamo scesi a 553 marchi in presenza e 19 online, alcuni sono in discussione in questi minuti. Per Pitti Bimbo abbiamo ricevuto 7 rinunce, siamo quindi a 153 marchi in presenza e 7 online”. Insomma la base del salone c’è, le collezioni arriveranno lunedì in Fortezza. “E’ un momento in cui bisogna dare dei segnali di tenuta, nel rispetto di quello che sta accadendo, per due motivi. – continua Napoleone – Il primo è legato a quello che il governo dice: le fiere si possono fare. Noi diamo seguito a tutto un sistema produttivo, perciò dobbiamo dare un segnale positivo per il futuro. Inoltre dico di andare avanti perchè ho letto i dati economici, ci sono aumenti ovunque, salvo Inghilterra e Giappone. Perciò la fiera è un grande segnale di prospettiva e fiducia nel futuro”. C’è poi la questione sicurezza: oltre al green pass rafforzato e a quattro punti tamponi, l’organizzazione ha acquistato 20.000 mascherine Ffp2, a disposizione in Fortezza. C’è invece il problema green pass per coloro che sono vaccinati con Sputnik e Sinovax. “Abbiamo scritto al governo – spiega Napoleone – ma ci è stato risposto che non è possibile fare eccezioni”. Così alcuni espositori non potranno partecipare. Capitolo a parte per i buyers, da sempre in arrivo da tutto il mondo. Ad oggi i registrati sono 2.712 dall’Italia e 982 esteri, ma da alcuni Paesi è certo che non arriveranno. “Da Cina, Corea e Giappone non arriveranno compratori, salvo quelli che hanno punti con base in Europa, nei tempi d’oro venivano 850 compratori solo dal Giappone. Dall’America invece dipende dalla policy delle diverse aziende, alcune non permettono ai propri dipendenti di viaggiare in questa situazione. Siamo in contatto con tutti i grandi compratori americani, fino a 5 giorni fa erano tutti confermati”. Per quanto riguarda gli eventi sono stati cancellati quelli di Ann Demeulemeester, rimandato alla prossima edizione a giugno 2022 e quello di Caruso al Museo Marino Marini. “Nel rispetto del decreto – conclude – abbiamo annullato gli eventi che avrebbero prodotto assembramenti o che prevedevano cocktail o buffet”. (ANSA).

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