Anche i sindacati si ribellano alla manovra economica del governo. Sono soprattutto le categorie della funzione pubblica di Cgil e Uil a far sentire la propria voce. La Uil ritiene ®inaccettabili alcune norme che riguardano pi da vicino i pubblici dipendenti che l?organizzazione rappresenta¯. In particolare, la Uil contesta lo stop ai contratti del pubblico impiego con conseguente blocco degli stipendi gi a partire da quest?anno; il blocco del turn-over (sostituzione del personale che va in pensione), gi in corso e prorogato per altri due anni; il rinvio delle finestre per il pensionamento e per il riordino degli enti. ®La novit invece l?accelerazione dei tempi per l?aumento dell?et pensionabile a 65 anni per le donne dipendenti del pubblica amministrazione che avverr a gennaio 2016¯. Inoltre, scrive la Uil, ®alle Regioni vengono chiesti tagli per oltre 10 miliardi in due anni (2011 e 2012); ai Comuni e Province vengono chiesti risparmi di 1 miliardo e 100 nel 2011 e 2 miliardi e 100 nel 2012 costrette quindi, per rifarsi dei tagli ai trasferimenti, ad agire sulle imposte di loro competenza. Anche il comitato direttivo provinciale della funzione pubblica Cgil si riunito discutendo e contestando la manovra. ®Pur considerando necessaria una manovra di correzione del debito pubblico – scrive la Cgil – si ritiene vergognoso ed ingiusto che i sacrifici siano richiesti, come sempre, soltanto ai lavoratori pubblici e privati che guadagnano poco pi di 1.000 euro al mese, ai precari, ai disoccupati e ai pensionati mentre chi ha un reddito medio-alto non dar un centesimo per risanare i conti del paese. La manovra non contiene inoltre misure per il sostenere lo sviluppo e l?occupazione ed il reddito di chi senza lavoro: finir per deprimere ulteriormente la crescita e aumentare il tasso di disoccupazione¯. Al pari della Uil, anche la Cgil contesta l?innalzamento dell?et pensionabile e i tagli alle Regioni, agli enti locali e alla sanit , che ®priveranno i cittadini dei servizi ai quali hanno diritto e metteranno in serio pericolo la tenuta dell?intero sistema dello stato sociale¯. ®Si mettono le mani in tasca anche ai cittadini disabili – prosegue la Cgil – innalzando fino all?80% la percentuale di invalidit per poter ottenere la pensione¯. La Cgil chiede al Parlamento di modificare questa manovra che ricade esclusivamente sulle spalle dei pi deboli. Il direttivo della funzione pubblica Cgil ha deciso di mettere in campo azioni di informazione e di protesta nei posti di lavoro e convoca tutti i lavoratori del comparto ad assemblee pubbliche. La prossima si terr oggi in piazza Duomo a Pistoia. La Cgil ha proclamato uno sciopero con manifestazione per sabato 12 giugno a Roma. DA IL TIRRENOÿ
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