PISTOIA: FP CGIL, LA ASL SI TIENE I SOLDI DELL’ITEGRATIVO

Settecento lavoratori di oltre 40 cooperative sociali sono sul piede di guerra. Ce l?hanno con l?Asl (e anche con i Comuni) e minacciano una manifestazione sotto le finestre del direttore generale Alessandro Scarafuggi. Sul tavolo del contendere c?Š il contratto nazionale di lavoro firmato nel luglio scorso e quasi mai (®nell?80% dei casi¯, accusano alla funzione pubblica Cgil) attuato. Ci sono i soldi della cosiddetta indennit… ?Iparsa? prevista dal 2006 dal contratto integrativo ed erogati dalla Regione Toscana alle Asl, che per• ®mai – secondo i rappresentanti sindacali – sono stati girati alle cooperative e dunque ai lavoratori¯. Soprattutto c?Š il tavolo stesso: ®Perch‚ da due anni chiediamo di poterci incontrare ufficialmente con la direzione Asl, ma da due anni non riceviamo risposta¯, dice Angelo Maccioni, membro della segreteria della FpCgil. 150 euro al mese sfumati. ®L?Iparsa sono soldi previsti dal contratto integrativo della Toscana che l?Asl prende e non riversa sulle cooperative – accusa Maccioni -. Si tratta di 100, 150 euro al mese che mancano sullo stipendio di tutti gli operatori che lavorano nell?ambito sociosanitario, assistenziale ed educativo. Da molto tempo come Cgil abbiamo chiesto all?azienda sanitaria, prima alla dottoressa Panigada, poi al direttore generale Scarafuggi, un incontro. La prima volta Š accaduto a maggio 2007, poi a novembre 2008, ma mai c?Š stata neanche una risposta. Per noi la questione non Š pi— rinviabile, vogliamo l?applicazione del contratto. Per questo chiediamo ancora una volta l?apertura del tavolo. In caso contrario siamo pronti a scendere in piazza e far sentire la voce dei lavoratori sotto le finestre del direttore generale¯. Il contratto nazionale. Ma lo scontro nasce anche dal contratto nazionale, firmato a fine luglio dell?anno scorso. ®Un accordo importantissimo nel quale finalmente si riconosce la figura degli operatori sanitari, che prima esistevano di fatto ma non ricevevano l?adeguata indennit… economica n‚ il giusto riconoscimento professionale¯, spiega Sara Simboli, FpCgil. ®Ebbene, nonostante queste figure siano adesso riconosciute ufficialmente, nell?80 per cento dei casi continuano a non ricevere il salario previsto dal contratto. Eppure l?ente Asl chiede in maniera esplicita nei bandi gli operatori sanitari. Che esistono per le selezioni, per i punteggi ma non per gli stipendi¯. Allarme antico. Il problema non Š nuovo. ®Lo avevamo denunciato gi… tre anni fa – aggiunge il segretario della funzione pubblica di via Puccini, Andrea Matteini -. E la situazione Š rimasta invariata, anzi Š peggiorata perch‚ adesso c?Š anche la non applicazione dei contratti nazionali. Ma d?altra parte non Š una novit… neppure questa, visto che in questi anni sono stati fatti accordi tra cooperative e enti locali e Asl che poi spesso non sono stati rispettati. ? diventata prassi che i servizi che gli enti locali e l?Asl esternalizzano e vengono gestiti dai lavoratori delle cooperative debbano mantenere gli stessi livelli di qualit… precedenti, ma con salari inferiori. Questo significa che si esternalizza solo per incidere sul costo del lavoro e questo non pu• andar bene¯. Altro allarme lanciato negli ultimi anni e sempre attuale Š secondo Matteini il bilancio di Comuni e Asl: ®C?Š il rischio sempre maggiore che le risorse per i servizi richiesti non bastino e che gli enti locali non paghino correttamente nei tempi le cooperative. E anche qui il problema finisce per ricadere esclusivamente sui lavoratori¯. Giulio CorsiDA IL TIRRENO

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