Ancora niente di fatto. Niente stipendi e neppure rassicurazioni tangibili sul futuro dell?azienda. Cos ieri mattina i lavoratori hanno deciso, ancora una volta, di incrociare le braccia. Si torna a parlare dei dipendenti Answers, il call center nella zona di sant?Agostino che da mesi nell?occhio del ciclone. Nelle scorse settimane, durante un incontro tra due rappresentanti dell?azienda, che a Pistoia conta circa 650 persone ma d lavoro a migliaia di impiegati nelle varie sedi in tutta Italia, e le istituzioni locali sembrava che la ditta fosse salva. Era stato raggiunto un accordo, secondo cui Answers avrebbe saldato le mensilit mancanti e si impegnava ad assumere quei lavoratori che operano nella struttura di sant?Agostino a tempo determinato. A tutti era sembrata una vittoria, dei sindacati e soprattutto dei lavoratori che dai primi di agosto hanno organizzato una serie di iniziative di protesta per attirare l?attenzione pubblica e quella delle istituzioni sul ?caso Answers?. Invece niente; ieri davanti alla sede pistoiese del call center ripartito lo sciopero. Uno sciopero che andr avanti ?a scacchiera?, cio sulla base di turni organizzati con ogni probabilit secondo l?ordine alfabetico dei cognomi, fino a quando i dipendenti non otterranno gli stipendi arretrati. Perch fino ad oggi pare che il lavoro fatto dagli impiegati negli ultimi due mesi non sia stato retribuito. E soprattutto sembra che dall?azienda non giungano comunicazioni di nessun tipo. Insomma i lavoratori adesso hanno davvero paura che la ditta abbia i giorni contati. ®I due rappresentanti dell?azienda – dice Michele Gargini, segretario Cgil per i lavoratori dei servizi – che parteciparano alla riunione di settembre assicurararono stipendi e stabilizzazioni dei lavoratori. Adesso Omega, che ha rilevato la ditta dalla vecchia propriet Phonemedia, pare che non consideri validi quegli accordi. Ma ci sono stati e noi vogliamo che ai lavoratori sia riconosciuto quello che spetta loro. Oltretutto adesso sono arrivati al limite, mei raggiunto, di una mensilit e mezzo di scoperto. Per questo faremo i turni di sciopero e mercoled (domani ndr) i dipendenti faranno un presidio in occasione del gazebo che Cgil, Cisl e Uil allestiranno in piazza Duomo¯. Ma non finita, perch stavolta i 650 impiegati del call center vogliono davvero capire se esiste un futuro per l?azienda. ®Oggi (ieri ndr) – spiega Sabrina Puddu, una lavoratrice Answers ed esponente dei Cub – doveva esserci un nuovo tavolo al ministero del Lavoro con i delegati aziendali, ma stato rimandato forse al 20 ottobre. Noi fino ad allora faremo sciopero a oltranza¯. Il disagio dei dipendenti della ditta di sant?Agostino, dopo mesi trascorsi con gli stipendi a singhiozzo, sta diventando insostenibile. Ecco che oltre lo sciopero hanno in mente anche altre forme di protesta. ®Gioved il presidio – conclude Gargini – sar davanti alla prefettura e poi ci sar una manifestazione nazionale a palazzo Chigi, con tutti i dipendenti dell?Answers in Italia¯.Anna CecchiniDA IL TIRRENO
18 2 minuti di lettura