PISA: PRESIDIO DI PROTESTA DEI DIPENDENTI CEVA (EX MAGAZZINO PIAGGIO)

In concomitanza con il consiglio provinciale di ieri pomeriggio, le rappresentanze sindacali della Ceva e della Pegaÿ(ex magazzini Piaggio di Lugnano e Pisa) hanno dato vita a un presidio di protesta, messo in atto proprio davanti al palazzo di piazza Vittorio. I sindacati invitano le amministrazioni pubbliche a un tavolo di valutazione della crisi economica, che nel mondo dell?indotto Piaggio inizia a farsi sentire, soprattutto a discapito dei lavoratori appartenenti alle cooperative. La cooperativa che opera all?interno dei magazzini Ceva di Pisa Š Lugnano Š la Pega Industrial Production, che ha in organico su tutto il territorio provinciale circa 130 lavoratori, in gran parte extracomunitari. ®In un momento di crisi come questo – spiega il delegato Cobas per i lavoratori della Pega, Moussa Zoubeir – noi della cooperativa siamo i primi ad essere tenuti a casa. Questo perch‚ non abbiamo diritto alla cassa integrazione, e tanto meno alla liquidazione. Ultimamente lavoriamo una settimana al mese, per quaranta ore complessive, che si traducono in uno stipendio di soli trecentocinquanta euro. Inoltre, non raggiungendo le cento ore mensili, anche gli assegni familiari subiscono una decurtazione¯. A difesa di questi lavoratori, spesso definiti ?di serie B? non avendo garantiti numerosi diritti, da tempo si muove la Rsu Ceva. ®E? paradossale – racconta Giuseppe Martusciello, rappresentante Filcams-Cgil – trovarsi a lavorare gomito a gomito con persone che, pur facendo il tuo stesso lavoro, guadagnano molto meno e non hanno diritti garantiti¯. ®Con questa protesta – dice quindi Sandro Soldani, rappresentante Cobas dei dipendenti Ceva – vogliamo portare la Piaggio e le aziende ad essa collegate ad assumersi le loro responsabilit… di fronte a questi lavoratori. Lavoratori che finch‚ tutto andava bene venivano costretti a lavorare anche di domenica¯. Guido Bini

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