Si avviato il confronto fra sindacati e amministrazione comunale sulla riorganizzazione della macchina comunale. La filosofia cui si ispira l?amministrazione non piace ai sindacati. La giunta ha varato un piano secondo cui le direzioni passano da 23 a 15, diversi uffici saranno accorpati, una holding gestir il patrimonio comunale, si lavorer a progetto e si continuer sull?esternalizzazione con pi poteri a Sepi e Pisamo rafforzando la funzione del Comune quale ente di gestione e controllo. Questa nuova strada che porta il Comune ad essere pi ?leggero? ha fatto storcere il naso ai rappresentanti della Rsu. L?esternalizzazione il tema che preoccupa maggiormente i sindacati. Un Comune che ?perde pezzi? a beneficio di ditte esterne fa fare un passo indietro in termini di occupazione. E chi lavora nelle ditte esternalizzate, non si trova il posto garantito come un impiegato comunale. In pratica, questo significa aumentare la schiera, gi numerosa, dei precari. ®La Fp-Cgil – afferma Giuseppina Sandroni della segreteria – ritiene che debba essere salvaguardata la gestione pubblica dei servizi e si debbano ponderare con assoluto rigore i processi di esternalizzazione gi avviati¯. Nel corso dell?incontro le rappresentanze sindacali hanno rilevato ®l?assenza dei dati tecnici – continua Sandroni – relativi ai servizi gi esternalizzati indispensabili a qualsiasi analisi su costi e benefici, richiesti nell?incontro del 24 febbraio, cos come rispetto ai processi di esternalizzazione gi avviati sono state evidenziate criticit e lacune nello svolgimento delle funzioni di controllo¯. Insomma, silenzio sul rapporto costi-ricavi che deriverebbe dai servizi esternalizzati, mentre il controllo non sarebbe cos puntuale e presente. E su questo tema, anche i Cobas sollevano dubbi e pongono domande: ®Noi vogliamo sapere – sostiene Federico Giusti – quali servizi saranno mantenuti a gestione diretta e quali attribuiti alle societ del Comune di Pisa, vogliamo conoscere i dati dei global service affidati, per sapere quanto costano queste scelte rispetto ad altre forme di gestione¯. E Giusti pone anche una domanda: ®per esempio, le manutenzioni straordinarie extra capitolato saranno meglio di quelle realizzate con specifici appalti?¯. Ma i Cobas vogliono anche ®valutare le ricadute sull?occupazione di tali scelte: siamo proprio sicuri che sia complessivamente pi vantaggioso affidare tutto ad un unico anzich a pi imprenditori, con conseguenti subappalti obbligati e tutto ci che ne segue in termini di compensi dei lavoratori e di sicurezza del lavoro?¯. I sindacati, in questa complessa vertenza, puntano a tutelare anche i lavoratori esternalizzati. ®Il nostro scopo – afferma Giuseppina Sandroni della Cgil – definire un quadro unico di regole generali sui modelli di relazioni sindacali e sulle tutele normative da attivare in ogni processo per garantire trattamenti normativi e contrattuali alle lavoratrici ed ai lavoratori che operano nei servizi gi ad oggi esternalizzati o affidati o in corso di affidamento in appalto¯. I Cobas, a loro volta, spostano il confronto anche sul ruolo sindacale. ®Prima di andare alla trattativa vera e propria – dice ancora Federico Giusti – per il Comune ci dica se c? la possibilit di incidere sulle decisioni da prendere modificando anche parte degli obiettivi dichiarati nella riorganizzazione della macchina comunale o se il sindacato verr chiamato solo a ratificare decisioni gi prese¯. L?assessore al personale, Antonio Cassone, e il direttore generale, Angela Nobile, alla fine dell?incontro hanno ricordato ai sindacati che ad oggi non stato approvato alcun atto amministrativo e sar fatta una verifica delle richieste avanzate dalla parte sindacale. Giovanni Parlato DA IL TIRRENO
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