Pisa: Cgil, scelta statalizzazione 3 scuole infanzia comunali mai condivisa con lavoratori e sindacato

La Cgil esprime tutta la propria disapprovazione per le scelte e per il metodo utilizzato dalla Giunta Conti e chiede un tavolo di confronto immediato per dare risposte certe alle lavoratrici che rischiano la continuità ed il proprio lavoro.

La scelta di statalizzare le 3 scuole dell’infanzia attualmente gestite direttamente dal Comune di Pisa è una scelta che viene da lontano ma mai condivisa né con le lavoratrici che vi operano né tanto meno con il sindacato.
Oggi apprendiamo dalla stampa locale che da Settembre due sezioni della scuola Agazzi passeranno alla gestione dello Stato con personale diverso da quello che i bambini e le bambine hanno conosciuto fino ad ora.
Per la Cgil era necessario riflettere insieme a chi lavora nei servizi educativi alla prima infanzia da anni per condividere i percorsi, valutare i rischi, scegliere una strada condivisa che non lasciasse nessuno indietro
Ma per questa Amministrazione le relazioni sindacali sono solo una perdita di tempo!
Al massimo una lettera ai genitori, loro votano, per cercare di rabbonirli con una serie di promesse di continuità, di attenzione, di cura per la salute, il benessere dei loro bambini.
Ma l’Assessora Munno, conosce la storia delle scuole dell’infanzia comunali di Pisa che per decenni sono state pioniere di nuove metodologie, sono state all’avanguardia, insieme agli asili nido, nello sperimentare nuove strade, nuovi modelli, orari diversi e più aderenti ai bisogni dell’utenza, uno stile ed una centralità dei bambini e delle bambine che la scuola materna statale , così si chiamava allora , non conosceva ancora?!
Nell’articolo apparso in questi giorni l’Assessora Munno esprime solo la sua soddisfazione per la concretizzazione del progetto di Statalizzazione progressiva delle 3 scuole dell’infanzia di Pisa ignorando non solo la storia ma anche alcuni aspetti che per i lavoratori ed per il sindacato sono fondamentali:
• I lavoratori non sono pedine : nell’articolo non c’è un grazie per le insegnanti ed il personale ausiliario che hanno lavorato fino ad ora nelle scuole e che hanno contribuito con il loro lavoro e la loro passione a rendere migliore la scuola 3-6 anni negli ultimi 40 anni. Sono in mobilità e basta!
La continuità didattica va tutelata: n on c’è rammarico e non c’è rispetto per la distruzione di un gruppo di lavoro , di un percorso iniziato con un gruppo di bambine e bambini e con le loro famiglie,
Tutela dell’occupazione : non c’è una parola per le prospettive di lavoro del personale ausiliario che, non essendo dipendente diretto del Comune di Pisa, non verrà “automaticamente” spostato su altri servizi educativi. Il personale ausiliario che da oltre 15 anni lavora nei nidi e nelle scuole dell’Infanzia ha fatto formazione specifica, ha partecipato con le educatrici e maestre a momenti di formazione e programmazione concorrendo con pari dignità a garantire il benessere delle bambine e dei bambini, e, la qualità del servizio erogato e percepito. Oggi a queste lavoratrici si dice “grazie di tutto e arrivederci….” E’ uno spreco rischiare di perdere queste professionalità ed è inaccettabile che una Committenza Pubblica non si ponga il problema della responsabilità sociale delle scelte che fa.
Dispregio delle relazioni sindacali: non si da seguito all’impegno assunto con Rsu, Fp, Filcams e Cgil di comunicare i cambiamenti in tempo reale e di seguire insieme l’eventuale percorso di statalizzazione per non lasciare alcun lavoratore indietro.
Per questo la CGIL esprime tutta la propria disapprovazione per le scelte e per il metodo utilizzato dalla Giunta Conti e chiede un tavolo di confronto immediato per dare risposte certe alle lavoratrici che rischiano la continuità ed il proprio lavoro.
Cgil, Fp Cgil, Flcams Cgil Pisa

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