Pisa: Cgil, nella nuova ondata Covid sono ancora lavoratori/trici e pensionati/e a pagare il prezzo più alto

Siamo in piena nuova ondata Covid, i dati sulla diffusione di Omicron sono impressionanti, e l’effetto di massa è una grande preoccupazione e una diffusa difficoltà nel tracciamento e nell’isolamento.
E’ indubbio che la campagna vaccinale in Italia ed in Toscana sia andata bene ed è proprio grazie al vaccino se le migliaia di positivi di oggi non intasano gli ospedali e non rischiano di morire.
Ed è per questo che la CGIL conferma la sua posizione: siamo a favore dell’obbligo vaccinale e per una forte campagna di convincimento,“ il vaccino è l’unica arma di massa contro la Pandemia”!
Ma la scarsa copertura vaccinale a livello mondiale, la ripresa produttiva e la relativa ripresa della circolazione degli uomini e delle merci , la presenza anche in Italia di persone non vaccinate hanno permesso al virus di modificarsi e di diffondersi di nuovo e con estrema velocità.
In Italia l’economia appena ripartita rischia di nuovo una rallentamento.
L’occupazione in ripresa è fatta al 90% di lavoro precario.
I salari, tra i più bassi d’Europa, crescono dello 0,8% nell’ultimo anno ma sono divorati dall’inflazione e non compensati da un iniqua riduzione dell’Irpef.
E le conseguenze immediate della nuova ondata Covid pesano come macigni sui lavoratori e soprattutto lavoratrici, sui pensionati e soprattutto sulle pensionate , sui giovani con lavoro precario e povero.
Infatti crescono i costi della prevenzione: cresce il prezzo delle FFP2, tanto che è dovuto intervenire il Governo per regolarlo, crescono i costi dei tamponi rapidi e le difficoltà nel farli, crescono vergognosamente i costi dei tamponi molecolari privati, cresce la insofferenza dei positivi plurivaccinati costretti all’isolamento .
Il sistema del tracciamento pubblico è in tilt e ogni forma di servizio privato collegato alla salute è carissimo e fa lauti guadagni.
La Sanità pubblica è oggettivamente sotto attacco.
La Cgil dice no:
A questa privatizzazione strisciante della salute pubblica;
A questo ulteriore attacco ai salari ed alle pensioni;
A questo abbandono dei più fragili ancora una volta costretti a scegliere tra lavorare e curarsi, tra mangiare o fare prevenzione sociale.

DIPARTIMENTO SOCIO-SANITARIO CGIL PISA

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