In pullman fino a Roma per manifestare contro la politica industriale del governo e la riforma contrattuale. Fiom si prepara allo sciopero generale di otto ore in programma venerd, che interessa le categorie dei metalmeccanici e del pubblico impiego e si chiuder con una manifestazione di protesta nella capitale. La partenza dei pullman, almeno otto da tutta la provincia, prevista da Piombino e Venturina intorno alle quattro di mattina, per partecipare telefonare alla Cgil: tel. 0565.26001. ®Contro la politica industriale del governo che sta mettendo in ginocchio l?industria manifatturiera¯ spiega Luciano Gabrielli, segretario provinciale Fiom. Che prosegue: ®Rivendichiamo l?estensione della cassa integrazione a tutte le imprese e a tutte le tipologie di lavoro, oltre alla rimozione del tetto di cassa integrazione, che dovr essere riportata all?80% dello stipendio. Chiediamo il blocco dei licenziamenti e la modifica della legge Bossi-Fini, secondo cui un immigrato che perde il posto di lavoro diventa automaticamente clandestino¯. Lo sciopero generale di venerd si attesta nel mezzo di una crisi economica globale, che non sta risparmiando le imprese del territorio. Se sono 450 i lavoratori in cassa integrazione alla Lucchini, le cose non vanno meglio alla Tenaris Dalmine, che rester chiusa per almeno dieci settimane. La crisi si fatta sentire anche all?ex Magona, mentre i dipendenti dello stabilimento di circuiti stampati Cst sono in mobilitazione dopo aver ricevuto le lettere di mobilit dal Gruppo Lonati, proprietario della fabbrica. ®Sosteniamo le Rsu della Lucchini e di tutte le altre fabbriche del territorio – spiega Gabrielli – il rischio che le aziende approfittino della crisi generale per operare delle vere ristrutturazioni degli organici. Inaccettabile che, in un momento delicato per migliaia di lavoratori, il governo perda tempo per fare decreti sulla vicenda di Eluana e non trovi i tempi e i mezzi per favorire lo sviluppo industriale del paese. La manifestazione di Roma servir per dare un messaggio nuovo – incalza – secondo noi pu esistere una societ diversa, basata sulla solidariet e sui diritti. Ci appelliamo ai lavoratori affinch si tolgano di dosso l?apatia e reagiscano a questa situazione¯. La protesta di Fiom si scaglia inoltre contro l?accordo sulla riforma del modello contrattuale sottoscritto a Palazzo Chigi da Cisl e Uil, definito illegittimo e dannoso per l?interesse dei lavoratori. ®Con questo accordo si ipoteca negativamente il futuro delle nuove generazioni – commenta Gabrielli – il modello contiene la possibilit di deroga prevista dal contratto nazionale nei casi di crisi aziendali sia sul piano normativo che salariale. Il timore che le aziende sfruttino questa possibilit e siano solo i dipendenti a pagare per le situazioni di crisi. I lavoratori avrebbero il diritto di esprimersi attraverso il voto, come accadde per la sottoscrizione da parte di Cgil Cisl e Uil della piattaforma unitaria di giugno 2008, che pass con il consenso dell?80% degli iscritti. In questo caso invece il diritto alla democrazia dei lavoratori stato negato¯. L.C.
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