PERCHE IL28 OTTOBRE SAREMO IN PIAZZA A ROMA

Il˜28 ottobre˜saremo in piazza a Roma. Sar? una˜grande manifestazione democratica˜contro gli effetti delle manovre di luglio e di settembre che gravano sulla vita quotidiana di milioni di pensionati e lavoratori e che hanno distrutto il sistema del welfare con tagli indiscriminati agli Enti locali. Il 28 ottobre saremo in tanti a piazza del Popolo a Roma per manifestare tutto il nostro sdegno nei confronti di un governo che continua ad operare scelte inique ed ingiuste.˜Nessun dorma!˜Invitiamo tutte le pensionate e i pensionati ad essere con noi, ma rivolgiamo la sollecitazione anche a tutte quelle persone che non ne possono pi? di vivere in un paese in cui si chiedono sacrifici sempre ai soliti noti, in cui impunit? e illegalita’ sono all’ordine del giorno, in cui sono considerati piu’ cittadini gli evasori, quelli che ogni giorno rovinano questo paese, rispetto ai pensionati e lavoratori dipendenti che di questo paese sono la forza economica.˜Un paese in cui ogni scelta del governo ? mirata non a politiche di sviluppo e alla crescita del paese, ma a tagliare lo stato sociale ed i diritti dei cittadini.˜Ecco perch? non possiamo dormire. Dobbiamo intensificare la lotta.Abbiamo bisogno di politiche diverse, di scelte che garantiscano i diritti di tutti contro il privilegio e i benefici di pochi. Mentre Il Governo con le scelte di questi mesi ha deciso di colpire i pi? deboli e di distruggere ogni forma di protezione sociale.˜Le ragioni che ci portano ancora una volta in piazza sono molte e purtroppo anche nelle ultime ore sembrano destinate ad aumentare:˜- I tagli agli enti locali che mettono a repentaglio il mantenimento delle funzioni svolte dai comuni e dalle regioni a sostegno dei servizi collettivi e alle singole persone.- Viene messa a rischio la politica socio-assistenziale ed il diritto alla salute.- Il ridimensionamento dei requisiti per le pensioni di invalidit?, del superamento dell?indennit? di accompagnamento e l?introduzione di nuovi ticket per il pronto soccorso e le visite specialistiche colpiscono ancora una volta le fasce piu’ deboli- Con il meccanismo di perequazione delle pensioni medie si chiede a milioni di persone di fare un ulteriore sacrificio con un prelievo annuo di circa il 2,2%.- La˜rivalutazione delle pensioni˜rispetto al costo della vita˜? bloccata per quelle di importo medio e nulla si prevede per quelle di importo pi? basso taglieggiate da anni di aumento dei prezzi dei beni di prima necessit?.˜Ciliegina sulla torta ? arrivata l’IVA al 21%.˜L?innalzamento dell?et? pensionabile delle donne viene prevista senza per? preoccuparsi dell’adeguamento del reddito da pensione tra uomini e donne, visto che su scala nazionale queste ultime percepiscono in media la met? dei primi.˜Le˜pensioni˜sono ancora al centro in queste ore delle mire del Governo che avrebbe invece una soluzione semplice, a portata di mano per reperire le risorse che servono: colpire˜i grandi patrimoni˜e le grandi rendite;˜facendo pagare di pi? a chi a di pi?!˜Noi non diciamo˜NO alle manovre; siamo in Europa, sappiamo che servono risorse per il risanamento e la crescita, ma chiediamo anche che le stesse siamo reperite˜con equit?: tassare le grandi ricchezze, pi? equit? fiscale, tassare chi ha usufruito dello scudo fiscale e attuare una seria lotta all’evasione e alla corruzione.˜La manovra del Governo chiede, invece, solo˜briciole a chi ha molto, ? recessiva, conduce i pensionati ai˜limiti della povert?˜(gi? adesso molte pensioni sono sotto la soglia della povert?)e toglie futuro alle giovani generazioni.˜Bisogna appunto sgombrare il campo da un’altra falsit? che il Governo cerca di istillare nella pubblica opinione; e cio? che in Italia sia in atto uno ?scontro generazionale?, che i pensionati stiano ?rubando? il futuro ai giovani.˜Non ? cos. Le giovani generazioni non avranno prospettiva previdenziale perch? il loro lavoro non c’? e quando c’? ? precario.˜Perch? l’Italia sta perdendo di anno in anno aziende e capacit? manifatturiera. Secondo i dati Istat, oltre il 10% dei lavoratori non sono regolari; l’80% delle assunzioni ? con contratti a termine; 500.000 lavoratori sono in cassa integrazione.˜E? pensando alle nuove generazioni che abbiamo il dovere di pensare a politiche diverse, a quale paese immaginiamo e cosa proporre, soluzioni diverse per raggiungere questo obiettivo.˜Invece che parlare di divisione tra generazioni.Noi siamo certi che molti giovani saranno con noi in piazza il 28 ottobre.˜Saremo a Roma per difendere i nostri diritti guadagnati a costo di dure lotte e per chiedere gli stessi diritti per i nostri figli e i nostri nipoti.˜Saremo insieme a combattere per una pensione dignitosa, ma anche per costruire e costruirsi un domani migliore.˜Per questo il 28 a Roma in piazza del Popolo vi aspettiamo in tanti!˜Nessun dorma!

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