Per un welfare forte, pubblico e universale: stamani l’iniziativa Cgil a Roma

Cura, benessere, diritti, cittadinanza, universalità, pubblico. Queste le parole chiave attorno le quali ruota il Documento della Cgil nazionale per un nuovo welfare, quello che crea futuro. Futuro per i singoli uomini e donne cittadini di questo Paese, futuro per la collettività. Per la Confederazione di Corso d’Italia: “è il momento di rilanciare e dare forza a una vertenza nazionale, da articolare in tutti i territori, per la difesa, il potenziamento e lo sviluppo della sanità pubblica e delle politiche sociali, a garanzia del diritto universale alla salute e a servizi e prestazioni sociali”. Stamani l’iniziativa a Roma, con Barbaresi, Bindi, Fedriga, Gabrielli, Marcon, Pedretti, Sorrentino, Turco, Landini. Per la Cgil Toscana c’era Gessica Beneforti, segretaria regionale.

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Welfare: Cgil, le nostre proposte per uno stato sociale pubblico e universale

Cura, benessere, diritti, cittadinanza, universalità, pubblico. Queste le parole chiave intorno alle quali ruota la Piattaforma della Cgil: “Per uno Stato sociale forte, pubblico e universale”, presentata quest’oggi nel corso dell’iniziativa ‘Salute e Welfare creano il futuro’ che si è tenuta nella sede nazionale del sindacato, introdotta dalla segretaria nazionale Daniela Barbaresi e conclusa da Maurizio Landini. Tra gli interventi anche quello di Rosy Bindi, Massimiliano Fedriga, Giulio Marcon e di Livia Turco.
Per la Confederazione di corso d’Italia: “è il momento di rilanciare e dare forza a una vertenza nazionale, da articolare in tutti i territori, per la difesa, il potenziamento e lo sviluppo della sanità pubblica e delle politiche sociali, a garanzia del diritto universale alla salute e a servizi e prestazioni sociali”. “L’emergenza pandemica – sottolinea la Cgil – ha segnato in modo profondo e drammatico la vita delle persone e delle nostre comunità e accresciuto diseguaglianze tra i territori, evidenziando i punti di forza ma anche le debolezze strutturali del nostro sistema di welfare e della nostra economia. Per questo, oggi più che mai, nel pieno di una crisi economica e sociale, è ancor più necessario investire sulla costruzione di un rinnovato e più solido sistema di welfare pubblico, accompagnato da politiche di promozione e di coesione sociale e sostenuto da servizi pubblici forti, a partire dal rilancio del servizio sanitario nazionale e dall’integrazione con il sociale”.
Le proposte. Nel campo delle politiche della salute per la Cgil occorre garantire un forte investimento, in termini economici e organizzativi; investire sul personale con un piano pluriennale di assunzioni. E ancora, realizzare una rete capillare di servizi sanitari e socio-sanitari territoriali, investire sui distretti, potenziare l’assistenza domiciliare, definire una riforma della medicina generale, rilanciare e riadeguare la rete ospedaliera, a partire dai Pronto Soccorso, fermare i processi di esternalizzazione e privatizzazione. Inoltre, per la Cgil è necessario affrontare le dinamiche degli appalti e le conseguenti condizioni di lavoro, dare attuazione al piano di sviluppo per la teleassistenza e la telemedicina, potenziare il sistema dei consultori pubblici. Sarà indispensabile anche definire un nuovo sistema di garanzia per i LEA, riconoscere l’importanza della prevenzione e della promozione della salute, con una particolare attenzione alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, potenziare i dipartimenti per le dipendenze (e dei Ser.D) e i servizi di salute mentale. La Cgil rivendica un maggior sostegno alle persone non autosufficienti e la promozione di politiche per l’invecchiamento attivo, il miglioramento del sistema di residenzialità e la promozione di politiche per la piena inclusione sociale delle persone con disabilità. Le proposte avanzate dal sindacato di corso d’Italia per le politiche sociali: aumentare la spesa sociale, rafforzare la rete dei servizi pubblici, definire e finanziare adeguatamente i LEPS, contrastare la povertà e rafforzare il Reddito di Cittadinanza, adottare adeguate politiche pubbliche rivolte ai minori, superare i processi di esternalizzazione e privatizzazione,orientare il welfare contrattuale in un rapporto più stretto con la rete dei servizi pubblici territoriali con una funzione solidaristica rispetto alla comunità. Infine, è essenziale un confronto costante tra istituzioni e sindacato.

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