PER LEUROPA DEL LAVORO E DELLA CRESCITA: UNA DUE GIORNI STRAORDINARIA APPUNTAMENTO AL 14 NOVEMBRE

E’ stata una 2 giorni straordinaria quella di Firenze del 25 e 26 Ottobre al Palaffari. Oltre 2.000 persone complessivamente hanno assistito con grande attenzione al confronto su L’Europa del Lavoro e della Crescita” e al confronto tra i leader sindacali di alcuni tra i pi? importanti paesi europei in relazione con i partiti progressisti. Ascoltare Michael Sommers, leader della potente DGB tedesca, dichiarare che alla giornata di iniziativa e mobilitazione generale promossa dalla CES in Europa per il 14 Novembre, vedremo sventolare da Berlino anche le bandiere del sindacato tedesco, non era scontato e ci piace pensare che sia stato il frutto dei colloqui (molti bilaterali si sono svolti a margine del convegno) ai quali Firenze ha fornito l’opportunit?. Sia negli interventi in plenaria che nei colloqui privati ? emersa la fase di difficolt? nel rapporto tra la dimensione sociale dell’azione sindacale e la sua traduzione in azione politica da parte delle rappresentanze tradizionali della sinistra e dello schieramento progressista nei vari paesi; ? per questa ragione che si ? deciso di fare di Firenze, non solo come proposto dalla CGIL Toscana, il luogo della riflessione sull’Europa del sindacalismo continentale strutturando un appuntamento nato per scommessa lo scorso anno grazie al contributo della Fondazione Friederich Ebert, ma addirittura di promuovere da qui, nel 2013 un documento, gi? battezzato “carta di Firenze” che costituisca la piattaforma sociale del sindacato da rivolgere ai partiti progressisti in vista delle elezioni europee del 2014. Non potevamo sperare in un risultato politico maggiore come organizzatori. La 2 giorni di Firenze ci dice per? un’altra cosa e cio? che quando si offrono opportunit? di questa natura, con un confronto impegnato, aperto, problematico, sulle risposte da dare ad una crisi sistemica di questa proporzioni, quando si parla e ci si interroga con seriet? e rigore sul futuro e non solo con slogan populistici o con aspirazioni da demiurgo di provincia come qualche nostro “leader” da bolla mediatica, la partecipazione ? straripante. Le centinaia di studenti(provenienti da diverse regioni) i professori, gli economisti, gli imprenditori, non solo militanti sindacali ce ne danno conferma. Ci vorr? tempo, ma abbiamo fiducia che prima o poi lo capisca anche una certa elite dei media, che interpretando la rappresentazione del dibattito socio-politico, anche in Toscana, solo a partire dal “colore” e dalla polemica del momento, contribuisce ad abbassare il confronto riducendolo a stucchevole polemica tra comari. Discorso complesso questo, ma che investe come un tram la qualit? della nostra democrazia e la conseguente selezione delle classi dirigenti. C’? in giro una certo odore di dejav?, non solo per le ridiscese in campo patetiche di queste ore che preoccupa. Per la nostra parte cercheremo di fare del nostro meglio. Appuntamento al 14 Novembre,”

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