Da tempo non esiste pi un’anomalia della spesa pensionistica italiana. In ogni caso, gi nel 1996, e poi ininterrottamente dal 1998, il saldo tra le entrate contributive e le spese pensionistiche previdenziali al netto delle ritenute fiscali diventato positivo: cosi’ l’economista Felice Roberto Pizzuti, docente di politica economica all’Universit di Roma in una nota diffusa a Firenze dopo essere stato ascoltato dalla commissione parlamentare di controllo degli enti previdenziali. Negli ultimi decenni – spiega Pizzuti che anche candidato nella lista Tsipras alle elezioni europee – l’obiettivo di fondo macroeconomico perseguito dalle politiche previdenziali stato quello di contenere il rapporto tra la spesa previdenziale e il Pil. Obiettivo effettivamente giustificato dalla necessit di recuperare il controllo della spesa che era stato perso prima degli anni ’90. Tuttavia – spiega – gi le riforme del 1992 e del 1995 si erano dimostrate sufficienti a stabilizzare il rapporto tra la spesa pensionistica e il Pil. (ANSA).
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