Patto per la salute tra Regione Toscana e sindacati. Nove milioni per il comparto sanit
Un Patto sociale regionale per la salute. L’accordo relativo al personale del comparto del Servizio sanitario toscano (infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici) stato siglato tra Regione Toscana e sindacati regionali della Funzione pubblica Cgil, Cisl e Uil, con l’obiettivo di individuare una serie di priorit nelle attivit dell’ultima fase della legislatura regionale, per garantire ai cittadini toscani il mantenimento dei livelli di assistenza fin qui conseguiti e una risposta concreta alle criticit emergenti.Il Patto stato presentato stamani nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati dal presidente Enrico Rossi e dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, assieme ai rappresentanti sindacali della Fp Cgil, Cisl e Uil, alla presenza di tutti i direttori generali delle aziende toscane. Il Patto, che la Regione finanzia con 9 milioni di euro, segue di una settimana l’accordo con la dirigenza medica presentato lo scorso 13 marzo e finanziato con oltre 6 milioni per il riequilibrio dei fondi contrattuali.Un grazie ai sindacati per questa loro scelta di firmare il Patto – ha detto il presidente Rossi – La sanit un tavolo con tre gambe: la politica-amministrazione, i cittadini e gli operatori sanitari. Se non c’ armonia con gli operatori, difficile che possa funzionare. Veniamo da anni difficili, il contratto nazionale stato bloccato per dieci anni, c’ una situazione di difficolt , risentimento, sfiducia. Noi vogliamo recuperare, siamo convinti che le istanze degli operatori siano giuste. La cifra che noi mettiamo per finanziare questo patto consente di favorire l’attivit aggiuntiva per abbattere le liste di attesa, per le stabilizzazioni, per la copertura del turnover. Cos saremo in grado di dare le risposte che devono essere date. Mi sembra un messaggio positivo. Un grazie a Estar, che sta facendo i concorsi. E un grazie a tutti i direttori generali che sono qui: la loro presenza significa che anche dentro le aziende attiveranno un dialogo di questo tipo, che ci sar anche un livello di trattativa aziendalePer risolvere questi problemi, noi mettiamo risorse specifiche, a differenza di quanto fa il governo – ha sottolineato l’assessore Saccardi – La nostra parte noi la facciamo gi da tempo. Con le stabilizzazioni abbiamo cominciato dal 2016, e quando arriveremo in fondo, a fine 2019, avremo stabilizzato circa 1.000 persone. Gli accordi andranno integrati e declinati nell’ambito delle singole aziende, in funzione dell’abbattimento delle liste di attesa. Daremo conto di questo azienda per azienda.Questo un confronto importante, anche per la fase in cui si colloca – ha osservato Mario Renzi, segretario regionale Uil Fp – In sanit , le occasioni di confronto fra parti sociali, organizzazioni sindacali e vertici politici sono sempre pi rare e difficili. Certo, questo patto non la soiluzione di tutti i problemi, ma comunque un passaggio positivo e importante.Un’intesa importante – stato anche il commento di Marco Bucci, Cisl Fp – Rappresenta una preziosa inversione di tendenza. Veniamo da una fase molto pesante, solo nel 2018 c’ stato finalmente il rinnovo del contratto nazionale. Siamo consapevoli che questo un punto di partenza, ma ha una sua importanza perch segna un metodo per il futuro.Questo patto – ha aggiunto Riccardo Bartolini, Cgil Fp – ha un significato, un valore politico sindacale rilevante. Contiene cose importanti, voglio sottolineare il percorso di stabilizzazione del personale precario. Rimangono molti problemi, il clima dentro il sistema sanitario non dei migliori, lo sappiamo. E’ aumentato il grado di produttivit richiesto, in rapporto alla diminuzione del personale. Ma questo non un problema solo toscano, ma nazionale.La tenuta dei servizi ospedalieri di assistenza alle patologie acute, con particolare riferimento alla rete dei servizi di primo soccorso e di emergenza-urgenza – si legge nel Patto – appare come elemento fondamentale e di valore strategico. Nel contempo occorrer garantire pieno sostegno alle strategie pi innovative finalizzate alla prevenzione e controllo delle malattie croniche. Fondamentale, si sottolinea nell’accordo, il completamento dei percorsi di costruzione della sanit in rete, sia nella dimensione locale (Aree vaste) che in quella regionale, per poter garantire ai cittadini un’apprezzabile riduzione dei tempi di attesa per l’accesso alle prestazioni di diagnostica e specialistica ambulatoriale: obiettivo, questo, che va perseguito anche attraverso l’individuazione di soluzioni pi specifiche, che comunque devono prevedere un coinvolgimento pieno e consapevole del personale sanitario.Questi i punti salienti del Patto sociale per la saluteRisorse aggiuntiveLa Regione si impegna a finanziare il Patto con 6.050.000 euro (il massimo utilizzo possibile delle modalit di incremento delle risorse per la contrattazione integrativa in questo momento gestibile in Regione Toscana sui fondi 2016, attraverso la corresponsione di parte dell’1% del monte salari, con riferimento alla chiusura dei bilanci 2015). In aggiunta a queste risorse, la Regione si impegna a innalzare il budget delle Aziende destinato a finanziare progettualit dirette all’insieme del personale del comparto e finalizzate alla riduzione delle liste di attesa e al miglioramento dei servizi, per l’importo di altri 2.950.000 euro. Per un totale, quindi, di 9 milioni.StabilizzazioniOccorre completare il percorso iniziato in applicazione alla legge Mada (Dlgs 752017). Per questo la Regione si impegna a sollecitare Estar affinch predisponga concorsi per le diverse figure professionali, che consentano la stabilizzazione dei lavoratori che hanno maturato i requisiti di lavoro flessibile nei termini previsti dalla legge Mada.AssunzioniLa Regione si impegna a garantire la copertura integrale del turnover 2019 e quello necessario per l’apertura di nuovi servizi, anche in relazione alle possibili uscite di personale a seguito delle nuove norme previdenziali, assegnando priorit al personale sanitario e OSS addetto all’assistenza.Indennit Vengono demandate alle singole aziende le contrattazioni relative ad alcune indennit , come per esempio quelle per particolari condizioni di lavoro e le indennit di turno.Personale Croce RossaPer favorire la valorizzazione delle competenze possedute dal personale transitato dalla Croce Rossa Italiana al Servizio sanitario regionale, e inquadrato in categoria A (in applicazione di quanto previsto dalla normativa vigente all’epoca), la Regione si impegna a promuovere nelle diverse Aziende interessate l’attivazione di procedure di progressione verticale verso la categoria B.