Sua Santit , con la presente sono a ringraziarLa per l’attenzione che Lei ha voluto rivolgere alla vicenda Shelbox di Castelfiorentino. Non stato, da parte Sua, un semplice atto di cortesia, ma la Sua figura raccoglie un vasto consenso nell’opinione pubblica, fino a diventare un vero e proprio punto di riferimento sia per i credenti che per i non credenti.La crisi che sta attraversando il mondo del lavoro una crisi che spesso viene vissuta in solitudine da migliaia di lavoratrici e lavoratori. Riuscire a portare all’attenzione di una cos vasta platea le problematiche quotidiane di queste e tante altre persone, come Lei ha fatto, ci ha reso particolarmente orgogliosi.I valori del cristianesimo, che Lei ha richiamato anche nell’incontro con i ragazzi della Shelbox sono gli stessi valori che noi, come dirigenti di un’organizzazione sindacale, portiamo ogni giorno come elemento caratterizzante della nostra azione: difendere i pi deboli, valorizzare il lavoro dell’uomo come segno di emancipazione dello stesso, difenderlo ad ogni costo. Il lavoro ?sorgente di Dignit ?, vero. Non ci sono ?differenze ideali? in questo, ma un’unione di intenti, seppure in esperienze diverse.La Chiesa fiorentina ha sempre dimostrato sensibilit rispetto a queste tematiche, ed oggi questa sensibilit la ritroviamo come parte centrale della Sua azione Pastorale.Per questo La ringrazio ancora, anche a nome dei lavoratori Shelbox e della FIOM CGIL Fiorentina.Cordialmente,Il Segretario generaleFIOM CGIL Firenze DANIELE CALOSIASCOLTA LE PAROLE DEL PAPASHELBOX: C’E’ TEMPO FINO AL 5 MARZO PER RIDARE LAVORO A 130 PERSONE E REDDITO A 100 FAMIGLIE, URGE IMPRENDITOREDa un anno sono in presidio permanente le maestranze della Shelbox in cassa integrazione dopo il fallimento dell’azienda. Un fallimento che grida vendetta che arrivato al termine di una gestione aziendale scriteriata.Un prodotto di altissima qualit , azienda leader in Europa che forniva case mobili pure all’ONU. Un successo costruito sulla professionalit di maestranze in grado di soddisfare i clienti in tutto e per tutto, disponibili ad apportare anche modifiche al prodotto standard se richieste. E qualche cliente che si sono presentato anche in questi mesi, ovviamente dovuto tornarsene indietro.Maestranze che da domani potrebbero tornare a fare case mobili che avevano ed hanno mercato, ma non solo case mobili, anche altroUrge una soluzione, in caso contrario la ricaduta sul piano sociale per tutta la Valdelsa sar devastante con 130 posti di lavoro in meno e laddio allunica fonte di reddito per almeno 100 famiglie.Per evitare tutto questo ci sono due mesi di tempo. Entro il 5 marzo va trovato un imprenditore interessato a riavviare la produzione, non necessariamente nel settore delle case mobili come dicevamo, per garantire il prolungamento di sei mesi della cassa integrazione. Nel frattempo il curatore fallimentare prover a vendere all’asta lazienda. La prima gara si dovrebbe tenere intorno alla met di questo mese e, in caso non arrivino offerte, si andr avanti fino alla terza, avendo comunque come termine massimo il 5 marzo.Oggi (11.01) nei locali della mensa della Shelbox c’ stata l’ennesima iniziativa, un’assemblea presente, tra gli altri, la vice presidente del senato Valeria Fedeli, arrivata a Castelfiorentino per un compleanno amaro, 365 giorni di presidio e una soluzione ancora da costruire. Un amaro compleanno che ha trovato le maestranze decise a non mollare. Mai hanno smesso di lottare, mettendoci intelligenza, impegno ed anche fantasia. In questo anno stato un susseguirsi di iniziative: una serie infinita di assemblee pubbliche, incontri istituzionali,ÿuno spettacolo teatrale replicato in tutti i ‘teatri’ della zona, una mostra fotografica, un calendario, hanno scritto anche una lunga lettera al Papa. Papa Francesco li ricever in udienza il prossimo 29 gennaio. Partiranno tutti, credenti e non credenti, a bordo di tre pullman alla volta di Roma, per chiedere ascolto e per dare visibilit alle loro sacrosante ragioni. nb
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