Pandemia e lavoro, tre domande de La Nazione a Dalida Angelini

La pandemia ha minato il lavoro in tutti i suoi aspetti Nelle ultime settimane anche tanti incidenti mortali sul lavoro. La Nazione ieri ha fatto il punto con Dalida Angelini, segretaria generale Cgil Toscana.

Come mai tanti decessi?
«Non è certo un caso, ma la conseguenza del momento difficile che il mondo del lavoro sta vivendo, anche per la preoccupazione che serpeggia nelle aziende. Serve una diversa mentalità che consideri la sicurezza un investimento e non un costo».

Le priorità per i prossimi mesi?
«In primis prorogare il blocco dei licenziamenti. Quindi accompagnare, con una riforma degli ammortizzatori, la fase di innovazione tecnologica che vivremo. Provvedimenti mirati servono per i settori del turismo e della cultura. Infine migliorare l’incontro fra formazione e lavoro, con un’attenzione particolare a donne e giovani».

Ci sono delle opportunità da cogliere?
«Il recovery fund può essere un’occasione per lo sviluppo infrastrutturale della Toscana, a partire dalla Tirrenica. La priorità è ridurre le disuguaglianze non solo a carattere sociale ma anche territoriale, mantenendo centrali i temi della sanità e dell’ambiente». «Riduciamo le disuguaglianze Tutte anche quelle territoriali»

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