Pa: recuperati 3 anni ritardi smart working ma ancora lacune Studio: criticitˆ per sicurezza, connessione e produttivi

Nella pubblica amministrazione in due mesi per lo smart working si sono recuperati i ritardi di 3 anni ma non senza criticitˆ: evidenziati rischi per la sicurezza informatica, problemi di connessione e minor produttivitˆ dei lavoratori. E’ quanto emerge da un’indagine di Promo Pa Fondazione, realizzato con interviste a un campione di 50 dirigenti apicali del settore pubblico. Le amministrazioni, si rileva, si sono trovate a implementare in fretta e furia lo strumento dello smart working: dallo studio emerge che meno del 40% dei dipendenti lavora su pc aziendali (con valori che scendono fino al 10% nel caso di alcuni Comuni), con un impatto negativo sulla sicurezza informatica in quanto l’accesso ai data base degli Enti tramite computer personali, privi di adeguati requisiti di sicurezza, implica un elevato rischio hackeraggio, violazione di privacy e perdita controllo dati. Il 50% degli intervistati evidenzia inoltre problemi di connessione e difficile adeguamento culturale al nuovo contesto di lavoro per il 30% dei lavoratori. Infine, l’indagine rileva un gap complessivo pari al 30% in termini di produttivitˆ, adeguamento organizzativo e collaborazione fra uffici. (ANSA)

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