Ordinanza regionale misure anti covid nei cantieri, la Fillea Cgil Toscana: Bene, ora sanzioni per chi non rispetta reg”

Ordinanza della Regione per la ripresa dei cantieri con misure anti Covid19, Bartoli (Fillea Cgil Tosvana): ÒGiudizio positivo, affermato il necessario coinvolgimento del sindacato, senza sicurezza non si lavora. Ora sanzioni per chi non rispetta le regoleÓ Esprimiamo un giudizio positivo sull’Ordinanza 40 della Regione Toscana ‘Disposizioni per la tutela della salute degli operatori nei cantieri temporanei o mobili sia pubblici che privati’.L’importanza dell’Ordinanza e dell’Allegato sulle Disposizioni applicative oltre che dare un indirizzo preciso ed omogeneo sul territorio Regionale rafforza l’applicazione dei Protocolli Nazionali e il Coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali di settore e delle RSU e il loro ruolo contrattuale nella gestione dell’organizzazione del lavoro, come definizione e modifica delle turnazioni, differenziazione entrate ed uscite, mense; maggiore importanza viene attribuita alla figura degli RLS/RLST che dovranno essere parte sostanziale dell’applicazione delle disposizioni sulla tutela dei lavoratori in questa fase emergenziale e ogni decisione dovrˆ essere valutata congiuntamente con loro.Si sostanzia inoltre il ruolo degli Enti Bilaterali nella formazione e nell’informazione sulla Sicurezza prendendo a riferimento le Linee di Indirizzo prodotte dal Comitato Nazionale Paritetico.I cantieri in corso devono quindi adeguarsi alle disposizioni della Regione entro sette giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza, altrimenti dovranno interrompere i lavori; anche per quanto riguarda i nuovi cantieri, quelli sospesi e quelli la cui consegna dei lavori avverrˆ durante lo stato di emergenza, dovranno rispettare le nuove norme, in caso contrario non sarˆ possibile la ripresa dell’attivitˆ.Da questa scelta fatta dalla Regione Toscana e condivisa da tutte le Parti Sociali di Settore ci aspettiamo comportamenti conseguenti, pi coinvolgimento dei lavoratori e pi contrattazione con le OOSS a partire dall’applicazione degli accordi nazionali, dalla definizione di protocolli aziendali specifici e dalla costituzione dei Comitati Aziendali. Sarˆ inoltre indispensabile definire sanzioni per coloro che non rispettano gli obblighi contenuti nell’Ordinanza, nell’Allegato e nei Protocolli richiamati e che ne sono parte integrante, sanzioni che dovranno essere previste (per i nuovi appalti e lavori) nei bandi di gara e nei contratti, dalla sospensione dei cantieri, alla rescissione dei contratti se ci sono reiterazioni o gravi inadempienze che ledono l’integritˆ e la salute del lavoratore. Tali comportamenti devono riguardare tutta la filiera del cantiere, subappaltatori compresi.Non ci devono essere fughe in avanti per la riapertura dei cantieri ma, in linea con le decisioni del Governo, occorre essere pronti quando sarˆ deciso.In sostanza, se vogliamo riaprire i cantieri occorre farlo decidendone congiuntamente le modalitˆ non solo tecniche ma di rispetto dei Contatti nazionali, dei diritti e delle norme sulla sicurezza, solo chi lo fa potrˆ lavorare.Per quanto ci riguarda vigileremo per la corretta applicazione dell’Ordinanza e per il suo rispetto. Siamo convinti che ora pi che mai  indispensabile aver la pi alta attenzione possibile al rispetto delle norme nella responsabilitˆ di tutti per il contenimento del’epidemia.Giulia Bartoli segretaria generale Fillea Cgil ToscanaCoronavirus, definite le precauzioni da adottare nei cantieri toscani Sono contenute in una ordinanza firmata dal presidente della Regione Misure pi stringenti contro il Covid-19 anche nei cantieri temporanei o mobili, pubblici e privati. Sono i cantieri ad esempio di movimento terra, quelli stradali ma anche edili, di opere di bonifica o smontaggio e montaggio di prefabbricati, quelli per interventi di manutenzione e per la realizzazione di nuove infrastruture. Pure in questi ambienti di lavoro, fino ad oggi esclusi, si applicherˆ di fatto il decalogo toscano anti-contagio deciso dal presidente della Regione il 18 aprile. LÕestensione entra in vigore con lÕordinanza firmata ieri sera, la numero 40.In particolare nei cantieri temporanei o mobili sarˆ obbligatorio indossare la mascherina: sempre negli spazi chiusi in presenza di pi persone, ma anche allÕaperto se non  certo il mantenimento delle distanza di un metro e ottanta centimetri. Il datore di lavoro dovrˆ garantire a dipendenti e collaboratori anche spazi e informazioni per chi intenda sottoporsi volontariamente ai test sierologici di screening, utili a ricercare gli anticorpi al virus nel sangue e dunque a scoprire chi  stato contagiato. LÕesame  a carico del servizio sanitario, gratuito per i lavoratori, e in caso di positivitˆ ci si dovrˆ poi sottoporre al tampone per determinare chi fosse ancora contagioso.La Regione ricorda che nello spostamento da casa al posto di lavoro  fatto obbligo usare la mascherina e sono raccomandati guanti monouso protettivi o, in alternativa, la sanificazione e pulizia delle mani. Mascherina obbligatoria anche in auto, se ci sono due persone. Consigliati, dove possibili, bicicletta e mezzi elettrici. Raccomandata la pulizia frequente delle mani anche sul luogo di lavoro con acqua e sapone o soluzioni idroalcoliche.I cantieri giˆ aperti dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni entro sette giorni dalla pubblicazione dellÕordinanza. I cantieri al momento non in attivitˆ, perchŽ sospesi o non ancora avviati, dovranno invece uniformarsi alle misure adesso previste prima della loro apertura.Per fornitori esterni che accedono al cantiere dovranno essere individuate da parte dellÕimpresa che esegue i lavoro procedure di ingresso, transito e uscita, indicando agli autisti, se possibile, di rimanere a bordo dei propri mezzi e individuando servizi igienici a loro dedicato, se necessario, diversi da quelli del personale dipendente. Le squadre dovranno essere organizzate in modo che durante il turno le attrezzature vengono utilizzate dalle stesse persone. Baracche e spogliatoi dovranno essere puliti con candeggina una volta al giorno, cos“ come attrezzature e postazioni di lavoro. Anche durante la pausa pranzo dovrˆ essere mantenuta la distanza di un metro e ottanta centimetri. Operatori degli uffici di igiene e sicurezza delle Asl verificheranno lÕapplicazione, ass ieme agli altri organi preposti.

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