Morto sul lavoro nelle cave lucchesi. Cordoglio e rabbia Fillea e Cgil

Travolto da una lastra di marmo. Un operaio di cava di 55 anni è morto oggi sabato, 13 maggio, poco prima delle 8, dopo essere rimasto schiacciato sotto un masso in una cava in Garfagnana, nel territorio del comune di Minucciano, in provincia di Lucca. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i carabinieri, i vigili del fuoco e gli operatori del Dipartimento della prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro: l’allarme era stato lanciato dagli stessi colleghi dell’uomo. I sanitari giunti non hanno potuto far altro che constatare la morte del cavatore. “Non è possibile accettare queste tragedie” è il primo commento della Fillea Cgil. Sul posto, la cava si trova in una zona impervia, è intervenuto per primo l’elisoccorso. Poi sono arrivati anche gli operatori del Dipartimento della prevenzione della Asl (Prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, Pisll). La vittima, 55 anni, abitava nel paese di Minucciano.

LA NOTA FENEAL-FILCA-FENEAL LOCALI

Purtroppo l’escalation dei gravi infortuni in questo settore non si ferma e stamani un lavoratore ha perso la vita in un sito di cava nel Comune di Minucciano.
Non è possibile andare avanti così! E’ giusto fermarsi tutti e riflettere, trovare la forza di continuare a lavorare come se nulla fosse non è possibile.
Per questo lunedì 15 maggio proclamiamo 8 ore di sciopero in tutto il distretto del mamro apuo versiliese.
Negli ultimi anni, a discapito di un periodo in cui forse le cose sembravano cambiare, la situazione degli infortuni sta precipitando, stiamo tutti sicuramente sbagliando qualcosa. Noi vediamo troppi lavoratori fare più cose contemporaneamente senza le dovute attenzioni ed i ritmi di lavoro sono spesso troppo elevati. Secondo i sindacati è necessario vederci in faccia urgentemente tra datori di lavoro, lavoratori, sindacati, istituzioni e AUSL per trovare soluzioni.

Firmato: Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil Lucca e Massa Carrara

LA NOTA CGIL E FILLEA TOSCANA

Morte sul lavoro di un operaio in una cava lucchese, Rossano Rossi (Cgil Toscana) e Alessia Gambassi (Fillea Cgil Toscana): “Dolore e rabbia. Devono essere investite risorse per rafforzare le strutture preposte ai controlli”

Morte sul lavoro di un operaio in una cava lucchese, la dichiarazione di Rossano Rossi (segretario generale Cgil Toscana) e Alessia Gambassi (segretaria generale Fillea Cgil Toscana): “Un altro morto sul lavoro che ci porta profondo dolore ma anche tanta rabbia. Siamo vicini alla famiglia della vittima. I lavoratori del distretto del marmo Apuo Versiliese lunedì 15 maggio si fermeranno per tutta la giornata lavorativa per dare un segnale forte: basta morti sul lavoro. Aspetteremo l’esito delle indagini da parte degli organismi preposti ma diciamo con forza che non possiamo più sopportare che si perda la vita mentre si sta lavorando. Per noi è centrale il tema della sicurezza, ogni infortunio che capita lo viviamo anche come una nostra sconfitta. La soluzione è complessa e passa attraverso la diffusione della cultura della sicurezza, prevenzione, potenziare il presidio del territorio e norme più severe. Devono essere investite risorse per rafforzare le strutture preposte ai controlli.
È necessario promuovere la cultura della prevenzione fin dalle scuole e per tutta la vita lavorativa con aggiornamenti che tengono conto dei continui cambiamenti. La diffusione della cultura della sicurezza possiamo fare in modo che sia un obiettivo realizzabile solo se tutti i soggetti, istituzioni, imprese e lavoratori daranno il loro contributo. Noi ci siamo per dare il nostro. Nel settore le imprese serie ci sono, quelle che fanno formazione e rispettano le regole, ma quelle che non rispettano le regole a partire dalla sicurezza devono chiudere senza se e senza ma”.

LA NOTA FILLEA E CGIL LUCCA

Apprendiamo con strazio la notizia che questa mattina un operaio ha perso la vita in un sito di cava nella frazione di Orto di Donna, nel comune di Minucciano. Non è più possibile accettare questo tipo di tragedie, è tempo di agire, da anni spendiamo tempo e risorse per la sensibilizzazione alla sicurezza, adesso è il momento della prevenzione, prevenire affinchè certe disgrazie non debbano più succedere. Questo settore ha già pianto fin troppe vite e non è più tollerabile che ciò avvenga. Ci stringiamo intorno alla famiglia e ai cari del lavoratore.

Firmato: Segreteria Fillea CGIL Lucca, Segreteria CGIL Prov. Di Lucca

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