A Prato: multa anche per registri rifiuti non a normaUn imprenditore cinese 62enne di Prato stato sanzionato con 21.000 euro di multe perch, nella sua ditta di tintoria al Macrolotto Uno, controllata dalla squadra interforze, sono stati trovati 10 lavoratori non regolarmente assunti e riscontrate irregolarit nei registri di carico e scarico di rifiuti speciali. In totole nella tintoria sono stati identificati 34 pakistani al lavoro, tutti con regolare permesso di soggiorno, 10 dei quali per assunti in modo irregolare, fatto che ha portato alla sospensione dell’attivit produttiva e a una sanzione di 17.mila euro a carico del titolare della ditta. L’uomo stato anche sanzionato con 4 mila euro di multa per le carenze sui registri di carico e scarico rifiuti speciali. Inoltre stato accertato l’uso scorretto di prodotti chimici e la carente messa in sicurezza di un soppalco. Accertata anche un’evasione del pagamento di circa 14.000 euro per pregressi mancati versamenti di tasse sui rifiuti.(ANSA).?Bene il controllo. Ora verificare anche lo sfruttamento lavorativo e l?evasione?.?Le violazioni verificate nella tintoria di via Gora del Pero, confermano quanto scritto nel Protocollo per il lavoro dignitoso e la legalit dello scorso anno? dichiara Massimiliano Brezzo, segretario della Filctem-Cgil.?Al momento del controllo, sembra che ci lavorassero 34 cittadini pakistani regolarmente soggiornati di cui 10 senza contratto. Sarebbe bene accertare se l?azienda lavorasse anche di notte e nei festivi, quando in genere la quota di lavoro irregolare ancora maggiore?.?Occorrerebbe anche capire? prosegue Brezzo ?se tra quei lavoratori ci sia chi abbia falsi contratti part-time e, nel caso, confidiamo sul fatto che l?Ispettorato del Lavoro ricostruisca l?effettivo orario prestato e che l?Inps ne calcoli la mancata contribuzione e la richieda in solido al titolare e ai committenti della tintoria. ? probabile che questo porterebbe al manifestarsi di altre irregolarit .?Infatti? continua il sindacalista ?se emergessero orari allungati a dismisura e retribuzioni bassissime, confidiamo che, da parte degli organi ispettivi e dell?Autorit giudiziaria, sia verificata la sussistenza dello sfruttamento lavorativo ai sensi dell?art. 603 bis del codice penale.??Non possiamo pi permettere che a Prato migliaia di lavoratori vengano sfruttati sistematicamente? conclude Brezzo. ?Le leggi ci sono e vanno applicate. Perch la loro applicazione, in particolare sullo sfruttamento lavorativo e sulla responsabilit solidale, l?unico vero deterrente al prosperare dello sfruttamento e l?unico vero contrasto al ?sistema? di produzione illegale in quanto tale. comMassimiliano BrezzoSegretario Generale Filctem CGIL Prato
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