Open data Inail: Gen-Nov 2021 Toscana, aumentano le malattie professionali e gli infortuni. 60 i mortali (+1 su 2020)

Sono state 39.204 le denunce di infortunio sul lavoro in Toscana nel priodo Gennaio-Novembre di quest’anno, 2.558 sul 2020.
Sono i settori industria e servizi quelli più colpiti con 32.960 denunce, 2.106 quelle dell’agricoltura.
Gli infortuni hanno colpito 24.461 uomini e 14.743 donne.
La fascia d’età più colpita quella 50-54 anni (5.433), a segui la fascia 55-59 (5.050) e quella 40-44 (4.304).
Sono stati 60 gli infortuni con esito mortale (+1 su 2020), 46 occasione lavoro e 14 in itinere. Hanno perso la vita lavorando 50 uomini e 10 donne.
In aumento anche le malattie professionali. Sono state 7.538 le denunce presentate da 5.247 uomini e 2.291 donne. La provincia con più denunce Lucca (1.815), quella con meno Prato (157).
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Tabelle_regionali_cadenza_mensile_Nov_2021_Toscana Tabelle_regionali_MP_cadenza_mensile_Nov_2021_Toscana
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ITALIA (elaborazione Vega Engineering)

Morti sul lavoro 2021: in undici mesi sono 1.116 le vittime. In aumento le denunce di infortunio (+2,1 %). Da gennaio a novembre 2021: sono 502.458. Erano 492.150 a novembre 2020.

I numeri assoluti delle morti sul lavoro in Italia da gennaio a novembre 2021
A guidare la classifica del maggior numero di vittime in occasione di lavoro è la Lombardia (107). Seguono: Campania (101), Piemonte (79), Lazio (77), Emilia Romagna (76), Puglia (73), Veneto (70), Toscana (46), Sicilia (42), Abruzzo (35), Marche (25), Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia (23), Liguria (22), Umbria (21), Sardegna (17), Molise (15), Basilicata (14), Calabria (13) e Valle D’Aosta (3).
Da gennaio a novembre del 2021 sono 1.116 le vittime sul lavoro registrate in Italia; di queste, sono 882 (– 7,4% rispetto al 2020) quelle rilevate in occasione di lavoro, mentre 234 (+ 17,6 % rispetto al 2020) sono quelle decedute a causa di un incidente in itinere.
A fine novembre 2021 si registrano 99 vittime in più rispetto a fine ottobre 2021.
Ancora il settore delle Costruzioni quello che conta il maggior numero di lavoratori deceduti in occasione di lavoro (111 dall’inizio dell’anno).
Seguono: Attività Manifatturiere (98), Trasporto e Magazzinaggio (87), Commercio, Riparazione di autoveicoli e motocicli (73).
La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quella tra i 45 e i 64 anni (606 su un totale di 882). Ma anche qui, valutando il dato rispetto al numero di occupati per fascia di età, si scopre che è più a rischio il lavoratore over 65, con un’incidenza di mortalità del 196,7, mentre tra i 55 e i 64 anni l’incidenza scende a 90,2, tra i 45 e i 54 anni a 38,6 e tra i 35 e 44 anni a 15,7. L’incidenza di mortalità minima è nella fascia di età tra 25 e 34 anni, pari a 11,3, mentre nella fascia dei più giovani, ossia tra 15 e 24 anni, l’incidenza risale a 28 infortuni mortali ogni milione di occupati. Questo dimostra che le fasce di età dei più giovani e soprattutto dei più anziani sono quelle più a rischio di infortunio mortale. Aspetto da tenere in considerazione vista la propensione del legislatore di posticipare l’età di pensionamento.
Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro nei primi undici mesi del 2021 sono 85 su 882.
Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro da gennaio a novembre del 2021 sono 132.
Il lunedì continua ad essere il giorno in cui si è verificato il maggior numero di infortuni nei primi dieci mesi dell’anno.
Le denunce di infortunio sono in aumento (+2,1 %) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Da gennaio a novembre 2021 sono 502.458. Erano 492.150 a novembre 2020. Quindi sono stati rilevati oltre 10 mila infortuni in più nel 2021 rispetto al 2020.
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La zonizzazione* delle Regioni sulla base della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa
A finire in zona rossa nei primi 11 mesi del 2021 con un’incidenza maggiore del 25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 38,5 morti ogni milione di lavoratori) sono: Puglia, Campania, Basilicata, Umbria, Molise, Abruzzo e Valle D’Aosta.
In Zona Arancione: Trentino Alto Adige, Piemonte, Marche e Friuli Venezia Giulia.
In Zona Gialla: Liguria, Lazio, Sicilia, Veneto, Emilia Romagna, Sardegna e Toscana.
In Zona Bianca: Lombardia e Calabria.
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*L’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre ha deciso di utilizzare gli stessi colori per descrivere in modo più leggibile e incisivo le tragedie che si consumano nella quotidianità lavorativa. Si tratta, dunque, di una zonizzazione sulla base della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa, parametrata su un’incidenza media nazionale (Im=38,5).

Statistiche-Infortuni-sul-lavoro-Lavoro-Osservatorio-Sicurezza-Vega-Engineering-30-11-21

Incidenze-Morti-Lavoro-Province-Osservatorio-Sicurezza-Lavoro-Vega-Engineering-30-11-21

 

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