Nucleare: petizione per non includerlo nelle rinnovabili In 14 giorni 2000 firme, respingere tentativi 10 Paesi e lobby

“Il nucleare non sia incluso nelle rinnovabili” e “per impedire che in Europa possa passare questa sciagurata posizione, l’Osservatorio Per La Transizione Ecologica-Pnrr, promosso da Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Laudato Sì e NOstra!, ha lanciato una petizione al presidente del Consiglio sottoscritta da autorevoli personalità del mondo scientifico e dell’ambientalismo italiano che in due settimane ha raccolto 2.000 adesioni” e che tutti possono firmare su Change.org (https://chng.it/cXmqDPjf2t). Lo rende noto la deputata di FacciamoECO Rossella Muroni, fra i promotori della petizione (che sarà presentata il 9 novembre, alle ore 16, alla Sala Stampa della Camera). “Noi cittadine e cittadini che abbiamo votato ‘No’ al nucleare nel referendum popolare del 2011 il cui risultato ha bloccato per la seconda volta – dopo quello del 1987 – il tentativo di costruire centrali nucleari in Italia – si legge nel comunicato di Muroni – non abbiamo dimenticato i disastri di Three Miles Island, Chernobyl e Fukushima e i gravissimi danni per la salute che hanno provocato. Per garantire la sicurezza e la salute di persone e ambiente chiediamo al Premier Draghi e ai ministri della Transizione ecologica e degli Esteri di respingere il tentativo portato avanti dalle lobby e da dieci paesi guidati dalla Francia di fare passare il nucleare come energia verde nella tassonomia europea. Se necessario anche usando in Ue il diritto di veto dell’Italia. È fondamentale, infatti, impedire che parte dei finanziamenti europei per le energie rinnovabili finiscano per sostenere l’energia atomica e la chimera del nucleare civile sicuro e pulito. Che, è bene sottolinearlo, non esiste”, spiega Muroni. Oltre a Muroni, i promotori della petizione sono Mario Agostinelli, Alfiero Grandi, Jacopo Ricci, Massimo Scalia, Massimo Serafini. (ANSA).

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