Ndrangheta in Toscana: Creazzo, fenomeno da non minimizzare. Legambiente, saremo parte civile

In Toscana “ancora la stragrande maggioranza delle imprese è del tutto immune da infiltrazioni, ma bisogna cercare di evitare di continuare a trascurare il fenomeno”. Lo ha detto Giuseppe Creazzo, procuratore capo di Firenze, intervenendo all’incontro online ‘L’eredità di Gabriele Chelazzi nel contrasto al crimine organizzato’, a 18 anni dalla morte del magistrato che coordinò le indagini sulle stragi mafiose del 1993. Creazzo nel suo intervento ha parlato dell’inchiesta della Dda di Firenze, da lui guidata che ha evidenziato infiltrazioni della ‘ndrangheta in Toscana. “Quella della impresa mafiosa – ha ricordato – non è una concorrenza leale, è una concorrenza sleale che scardina l’economia sana. Di questo credo che ci si debba rendere conto in territori come i nostri”. Per il magistrato non bisogna “trascurare il fenomeno” delle infiltrazioni, per “salvare una terra che ancora ha amplissimi margini di salvezza ma dove, i fatti lo dimostrano, il pericolo c’è, è imminente, e non è più il caso di tenere chiusi gli occhi o di minimizzare, perché minimizzando si fa il più grande favore possibile alle organizzazioni mafiose”. (ANSA).
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‘Ndrangheta in Toscana: Comune Massarosa, pronti tutelarci  Per presunti sversamenti a Montramito
“Valuteremo tutte le strade e gli strumenti necessari per la tutela del territorio e della salute dei nostri cittadini, stiamo valutando le carte in nostro possesso e faremo tutti gli approfondimenti necessari, certo è che se ci sono delle responsabilità anche a livello penale per possibili reati ambientali vadano perseguite tutte le strade e il nostro territorio tutelato come parte lesa”. Così il sindaco di Massarosa (Lucca) Alberto Coluccini a seguito dell’inchiesta della Dda di Firenze sulle presunte infiltrazioni della ‘Ndrangheta in Toscana, secondo la quale anche alcuni terreni a Pioppogatto e a Montramito sarebbero stati interessati da azioni di sversamento illegale di materiali tossici. In queste ore, spiega una nota, sindaco, assessore all’ambiente Michela Morgantini e altri rappresentanti dell’Amministrazione stanno svolgendo incontri, riunioni e verifiche per fare il punto della situazione. A preoccupare l’Amministrazione comunale il fatto che nella zona interessata ci sia una permeabilità verso la falda acquifera, che aggraverebbe ulteriormente la situazione e renderebbe necessaria un’azione di bonifica dell’intera area. (ANSA).
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‘Ndrangheta in Toscana: Legambiente, noi saremo parte civile Associazione punta faro a scarti concerie sotto nuova Strada 429
Legambiente, tramite il proprio centro di azione giuridica, seguirà fin da subito con i propri legali la vicenda e si riserva di costituirsi fin da subito in un futuro probabile processo”. Lo annuncia il presidente del circolo di Empoli (Firenze) di Legambiente, Stefano Busoni, in merito a gravi risvolti ecologici emersi dall’inchiesta dei carabinieri sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Toscana, anche con lo smaltimento illecito di rifiuti tossici delle concerie di Santa Croce sull’Arno (Pisa) con ditte delle cosche. Circa 8.000 tonnellate di materiale Keu, una miscela con scarti dell’industria conciaria sono finiti sotto il rilevato della nuova strada regionale 429, che collega la superstrada Firenze-Pisa-Livorno con Castelfiorentino (Firenze). Legambiente è preoccupata per l’inquinamento, tramite graduale contaminazione, di terreni, corsi d’acqua, falde. “L’episodio è molto grave – prosegue – anche perché coinvolge direttamente gli organismi controllori. La zona attorno alla ex Strada statale 429 è fragile a livello ambientale, si parla di cromo esavalente che potrebbe finire su terreni agricoli e terreni biologici, creando un forte danno. Gli enti dovranno valutare anche le attività di bonifica: serviranno perizie e consulenze tecniche, noi stessi magari valuteremo di eseguirle per valutare il grado di inquinamento”. (ANSA).

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