NAVE COSTA: DIR.APOSTOLATO MARE, EQUIPAGGIO NON INCOMPETENTI DON MARTINO, ORA ACCUSE LO FA SENTIRE NAUFRAGO PER SECONDA VOLTA

L’equipaggio della Costa Concordia probabilmente ancora non ha assimilato interamente il colpo, e le accuse che girano nei mezzi di comunicazione contro i suoi membri li fanno sentire naufraghi per la seconda volta. E’ quanto afferma, in un’intervista all’agenzia cattolica Zenit, don Giacomo Martino, direttore dell’Ufficio per la pastorale dei lavoratori della navigazione marittima ed aerea della Cei. Don Giacomo ha anche coordinato l’assistenza spirituale ai naufraghi e domenica, nel porto di Marina di Grosseto, ha celebrato una messa. Parlando con tante persone – dice a Zenit -, ho visto che non Š vero quanto si dice sull’incompetenza di cui alcuni mezzi di comunicazione hanno parlato. Si fanno dei simulacri di naufragio, ma Š diverso quando si tratta di un vero naufragio nel quale si diffonde il panico. Il direttore dell’Ufficio per la pastorale marittima ha girato a Zenit alcuni degli sms che ha ricevuto sulla tragedia. Uno dice: Ciao don Giacomo. Sai cosa mi viene in mente sentendo le notizie? Si parla male di equipaggio, tutti bravi e buoni gli altri ma il nostro equipaggio che diventa un capro espiatorio. Spero che qualcuno dalla compagnia prenda le difese dei membri di equipaggio. Stiamo male tutti quanti… perch‚ sentiamo di accuse contro l’equipaggio e solo questo. Ho letto un articolo su un giornale (…): ‘La gente rompeva armadi di vetro per rubare salvagenti…’. Ma chi ha pubblicato questo? Ma per favore… da quando si tengono salvagenti in armadi di vetro sui corridoi? Credimi, tutti nell’equipaggio stanno male. Anche noi abbiamo perso qualcuno, anche i nostri amici soffrono e non si trovano. Ci sar… qualcuno che prende le nostre difese? Scusami per lo sfogo…. ciao carissimo. (ANSA).

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