Navacchio (Pisa), Rsa Remaggi: sindacati, servono interventi immediati e robusti

Urgente l’inserimento dell’infermiere nel turno di notte , in quanto ad oggi ad esempio l’eventuale necessità del supporto dell’ossigeno ad un paziente, può essere effettuata solo chiamando la guardia medica o il 118.

Servono interventi immediati e robusti, per riportare sotto controllo la situazione della pandemia esplosa, alla RSA Remaggi di Navacchio.
Imperativo, immettere infermieri, operatori socio sanitari, organizzare percorsi formativi, e soprattutto inserire un coordinatore sanitario.
Procedere alla ridefinizione del documento della valutazione dei rischi, intensificazione delle pulizie e dei processi di sanificazione.
Urgente l’inserimento dell’infermiere nel turno di notte , in quanto ad oggi ad esempio l’eventuale necessità del supporto dell’ossigeno ad un paziente, può essere effettuata solo chiamando la guardia medica o il 118.
Ad oggi appaiono apprezzabili, ma del tutto insufficienti le misure che attualmente ha previsto la commissione ASL, che in questi giorni ha visitato la RSA.
E’ inaccettabile , solo pensare che i reparti Covid, possano continuare ad essere gestiti con lo stesso numero di operatori , con cui si gestisce una RSA, in condizioni di normalità No Covid .
Ad oggi, un infermiere in quella RSA, lavora con 40 ospiti covid , distribuiti su due piani della struttura.
Rivendichiamo interventi concreti ed adeguati in grado di impedire l’ulteriore diffondersi del virus e non esortazioni a mantenere la calma .
Lavorare anche 12 ore al giorno, l’impossibilità a volte durante il turno di non potersi neanche permettere di fare i bisogni fisiologici o di fare una pausa , non possono essere la ricetta per gestire la pandemia.
I lavoratori non possono essere lasciati soli, hanno necessità di risposte e del giusto supporto.
La professionalità ed il senso di responsabilità che quotidianamente mettono nel lavoro, non può e non deve essere l’unica condizione, con cui si affrontano le intense giornate di lavoro .
L’improvvisazione e l’ansia, non devono prevalere, sull’assoluta necessità di esigere adeguati supporti di competenze in grado di consentire un’organizzazione ed una gestione efficace del servizio .
Facciamo appello alle Istituzioni locali, regionali ed all’ASL, affinché con immediatezza e determinazione si coordinino , per rispondere in modo appropriato alle richieste avanzate dal personale oramai ridotto allo stremo e per dare un servizio adeguato agli ospiti.
Nel caso in cui a stretto giro , non ci siano risposte sufficienti , i sindacati si riservano di proclamare lo stato di agitazione del personale.
FP CGIL e CISL FP e UGL Pisa

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