Le risorse a disposizione non sono cresciute e non essendo queste in ogni caso infinite, solo illusorio offrire pi numerose possibilit di consumo. Lo ha detto l’arcivescovo di Firenze, monsignor Giuseppe Betori nell’invocazione alla Beata Vergine Maria davanti alla Loggia del Bigallo nel giorno dell’Immacolata Concezione, riferendosi, pur senza alcuna citazione diretta, alle aperture di negozi e centri commerciali nei giorni festivi. Per il vescovo in atto il tentativo di escludere il senso vero della festa, cercando solo di moltiplicare gli spazi del consumo, ha aggiunto, mentre invece occorre dare qualit alla vita quotidiana per uscire dall’anonimato di una societ che offusca ogni identit , che porta verso una massificazione il cui prossimo obiettivo il tempo, livellato nel suo scandirsi, con l’omologazione dei giorni. Secondo Betori ci si traduce in un aggravio dei costi, prima di tutto umani, della distribuzione. Per questo occorre respingere il tentativo di ridurre l’identit della persona a quella di consumatore – ha proseguito l’arcivescovo -. Il rispetto della dignit della persona deve essere il metro di ogni scelta, anche economica. Nella tradizionale invocazione all’Immacolata, Betori ha affidato alla Vergine i problemi e le attese del popolo della citt di Firenze, chiedendo di liberarlo dagli istinti individualistici che rischiano di avvelenarlo.(ANSA).
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