NAPOLITANO: VERITA’ SULLE ‘TORBIDE IPOTESI’ DI TRATTATIVASTATO-MAFIA

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano assicura che vegliera’, essendo fra l’altro Presidente del Csm, sull’operato dei magistrati impegnati nelle indagini su torbide ipotesi di trattativa tra Stato e mafia. Un controllo perche’ non ci siano ritardi e incertezze nell’accertamento della verita’ e perche’ non si creino sovrapposizioni nelle indagini, difetti di collaborazione tra le autorita’ ad esse preposte, pubblicita’ improprie e generatrici di confusione. Il Capo dello Stato coglie l’occasione della commemorazione della morte di Paolo Borsellino e della sua scorta per intervenire sulla presunta trattativa tra le Istituzioni e Cosa nostra, caso che ha investito – sia pure di riflesso per il coinvolgimento dell’ex ministro Nicola Mancino e delle sue telefonate al Colle – la figura del Presidente della Repubblica. Come ha fermamente dichiarato il Presidente del Consiglio Sen. Monti – dice Napolitano facendo proprie le parole del premier – ‘non c’e’ alcuna ragion di Stato che possa giustificare ritardi nell’accertamento dei fatti e delle responsabilita, ritardi e incertezze nella ricerca della verita’ specie su torbide ipotesi di trattativa tra Stato e mafia. Proprio a tal fine per il Capo dello Stato e’ importante scongiurare sovrapposizioni nelle indagini, difetti di collaborazione tra le autorita’ ad esse preposte, pubblicita’ improprie e generatrici di confusione. Su cio’ – non ha dubbi Napolitano – deve vegliare tra gli altri il Presidente della Repubblica, cui spetta presiedere il Consiglio Superiore della Magistratura: e deve farlo, come in questi anni ha sempre fatto, con linearita’, imparzialita’, severita’. ASCA

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