Musica: cantante protesta in musica, ‘Il Maggio non mi paga’ Migliaia visualizzazioni web per performance baritono Suart
Dice che il teatro non lo paga e lui mette la sua protesta in musica durante uno spettacolo, collezionando poi migliaia di visualizzazioni del video sul web. Protagonista il cantante Richard Suart che ha messo alla berlina in rima e in musica il teatro del Maggio Musicale Fiorentino: durante un’opera il baritono inglese Richard Suart, tra il serio e il faceto, sostiene di attendere ancora dalla fondazione lirica di essere pagato per il suo ruolo nel Candide di Leonard Bernstein, andato in scena a Firenze nello scorso maggio. Nei panni di Ko-Ko, il Boia supremo da lui interpretato per l’ultimo allestimento dell’ottocentesca opera comica in due atti The Mikado di Gilbert e Sullivan, Suart ha infatti modificato una piccola porzione della sua parte, quella in cui elenca la lista dei candidati eccellenti al suo colpo d’accetta in quanto offensivi nei confronti della societ . Il cantante ha infatti sostituito quelli indicati nel libretto originale con celebrit e personaggi contemporanei come David Cameron, Jeremy Corbyn, Donald Trump, l’ex premier Silvio Berlusconi, Playboy, la Volkswagen. Tutti loro, canta il boia, li ho nella mia lista, incluso quel Teatro d’Opera, a Firenze, che mi deve 10 mila sterline (And that Opera House in Florence that owes me ten thousand quid). Questa versione del Mikado in scena nei teatri dallo scorso autunno e da gennaio gira su internet un video, cliccato da alcune migliaia di persone, sulla parte modificata da Suart. L’attore, mesi fa, ha spiegato i criteri con cui ha ‘aggiornato’ la lista in un articolo uscito sull’ Independent e, riguardo al Maggio, ha sottolineato come il teatro gli debba una considerevole quantit di denaro per il Candide che ho interpretato la scorsa primavera. (ANSA).