Musei: giurista Casini, circolare Mibac limita autonomia Incomprensibile ed errata, un danno per lo Stato

Autonomia s, ma non per fare lavori sui beni immobili di propriet… dello Stato. Sta facendo discutere e preoccupare – a quanto si apprende – alcuni direttori dei musei statali, dai poli museali a quelli che la riforma Franceschini ha dotato di autonomia, una circolare inviata il 24 luglio scorso dal segretario generale del Mibac, Giovanni Panebianco, nella quale, revocando una precedente disposizione, si dispone che i responsabili dei musei, prima di autorizzare qualsiasi lavoro, debbano ottenere il nulla osta preventivo delle soprintendenze competenti. Una disposizione, viene fatto notare, che in pratica equipara i musei ad un qualsiasi soggetto privato. Sul tema si Š tenuta nei giorni scorsi al ministero una riunione che non sarebbe servita per• a chiarire i dubbi. A puntare il dito contro il provvedimento interno al ministero guidato da Alberto Bonisoli Š il giurista Lorenzo Casini, ordinario di Diritto amministrativo nella scuola IMT Alti Studi di Lucca e presidente dell’Istituto di ricerche sulla pubblica amministrazione, secondo il quale la misura ordinata da Panebianco sarebbe tecnicamente incomprensibile oltre che errata in punta di diritto. Perch‚, si domanda il giurista che Š stato consigliere di Franceschini ed Š ritenuto tra i padri della riforma del 2014, trattare due soggetti appartenenti alla stessa amministrazione come fossero distinti, con un aggravio immotivato di tempi e di costi? E soprattutto, come si fa a equiparare un museo dello Stato, dotato di personale del ministero, a un soggetto privato?. La sensazione, dice, Š che dietro il nuovo provvedimento ci sarebbe l’ennesimo tentativo di mortificare l’autonomia. In questo modo, conclude, vengono inutilmente complicate procedure in piedi da decenni. Un bizantinismo dannoso per il funzionamento dello Stato, anche perch‚ la riforma dei musei avviata nel 2014 mai ha messo in dubbio che spetta alle soprintendenze l’ultima parola sugli interventi edilizi: perch‚ ora renderlo pi— complicato?. (ANSA).

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