Assoluta incapacit del top management e totale mancanza di idee a livello di progetto industriale. Cos il coordinamento Rsa di Bmps boccia il piano industriale 2012-2015 approvato ieri dal Cda del Monte. I sindacati dicono che dopo sei mesi di chiacchiere e di immobilismo assoluto l’azienda svela il suo unico obiettivo: la messa in discussione dei posti di lavoro e il drastico peggioramento delle condizioni del personale.AL VIA PIANO INDUSTRIALE, UTILE NETTO 630 MLN IN 2015Il Cda di Mps ha approvato il Piano Industriale 2012-2015, che prevede un utile netto consolidato di 630 milioni di euro a fine periodo. Lo si legge in una nota secondo la quale prevista una riduzione dei costi operativi di 565 milioni di euro, con una variazione annua negativa del 4,3%.Il nuovo piano industriale caratterizzato – secondo la nota diffusa da Montepaschi – da una discontinuit che porter un significativo rafforzamento patrimoniale, una politica rigorosa a tutela dell’asset quality, un equilibrio strutturale e nessuna dipendenza dalla Banca Centrale Europea (Eba). Sotto il profilo patrimoniale, il Core Tier 1 secondo i criteri dell’Eba al 30 giugno ed il rapporto Common equity Tier 1 secondo Basilea 3 al 2015 previsto all’8,07% (8,05% nel 2013) attraverso i Tremonti Bond e l’annunciato aumento di capitale fino a 1 miliardo di euro. Quanto alla liquidit , il piano prevede un rapporto totale impieghidepositi all’88,4% (110% il rapporto commerciale) nel 2015 con un Nsfr (Net stable funding ratio, rapporto di resistenza strutturale) al 101% gi nel 2012. Il piano prevede inoltre un costo del credito di 77 punti base a fine periodo, un rapporto costimargine di intermediazione al 58,5% ed un risultato operativo netto superiore a 1,3 miliardi di euro, con un tasso di crescita annuo del 26,2% ed una redditivit operativa (rote) al 7%.(ANSA).MPS: INCORPORA CONTROLLATE E CHIUDE 400 FILIALI ENTRO 2015La chiusura delle 400 filiali fa parte di un programma di riduzione di costi e di ricerca di efficienza da attuare, scrive la banca, in un percorso socialmente sostenibile. Nell’arco del piano prevista una riduzione di 4.600 posti di lavoro come conseguenza della cessione di asset (1.200 dipendenti), di razionalizzazione del gruppo e di esternalizzazione delle attivit di back-office (2.300 dipendenti), oltre ai processi di esodo per coloro che hanno maturato il diritto alla pensione. Il programma di tagli prevede una riduzione della base dei costi del 16% tra il 2012 e il 2015 e l’esternalizzazione del back-office preservando i livelli occupazionali del personale coinvolto. Mps punta anche sulla razionalizzazione dell’assetto del gruppo con la cessione di Consum.it e Leasing e la creazione di un’unica rete commerciale, attraverso la cessione di Biverbanca e l’incorporazione di Banca Antonveneta. Previste anche azioni sul fronte dei dirigenti con una sforbiciata di 100 unit , pari al 20% del totale, e il taglio one-off del 5% della retribuzione per 12 mesi. (ANSA).
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