Mps, Giani dopo incontro con Cgil, Cisl e Uil: “Lavoriamo insieme per fermare la fusione”

“Lavoreremo insieme per indurre il Governo a mantenere le sue quote in Mps e per fermare il processo, di cui si paventa un‘accelerazione, per la fusione con Unicredit. Questo anche tenendo conto della reazione degli stessi mercati nei confronti di questa ipotesi, ma soprattutto perché è necessario approfondire fino in fondo altre prospettive. Allo Stato chiediamo di non procedere alla fusione ma di attendere il tempo necessario per poter rafforzare e valorizzare le caratteristiche della banca”.
Questo quanto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha dichiarato oggi al termine di un incontro con i segretari regionali delle confederazioni Cgil, Cisl e Uil, Dalida Angelini Riccardo Cerza e Annalisa Nocentini e le categorie dei bancari in relazione alle prospettive dell’istituto di credito toscano, realtà che a oggi conta ancora 21.500 dipendenti in Italia e 1.421 filiali di cui 306 in Toscana.
“La situazione economica in Toscana è di estrema gravità – ha proseguito il presidente – e come sul piano dell’emergenza sanitaria si affronta il Covid con tutti gli interventi necessari allo stesso modo dobbiamo essere consapevoli che l’emergenza economica non può tollerare progetti quali la fusione del Mps con Unicredit, che comporterebbe 6 mila esuberi e l’assoluta perdita di identità di una banca che da secoli trova in Toscana una sede privilegiata”.
Tutto questo anche alla luce delle prospettive future. “Mps – ha ricordato ancora Giani – rappresenta oggi una realtà che indubbiamente risente di quello che è stata la grave crisi affrontata negli anni ma che da tutta una serie di indicatori e segnali dà la percezione di potersi consolidare e riproporsi rafforzata sui mercati. Ha un management di assoluta qualità e superati i contenziosi e gli oneri che sono il portato di una gestione passata, il realtà il corpo della banca si propone a mio giudizio competitiva e con solide prospettive”.
“Con questo obiettivo – ha concluso il presidente – è stato molto importante stamani approfondire e condividere analisi e obiettivi con le rappresentanze dei sindacati regionali confederali”.
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Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin

Salvaguardia dei livelli occupazionali, tutela delle professionalità esistenti e difesa dell’integrità del Gruppo

Le cicliche indiscrezioni sulle sorti del Gruppo MPS tornano a farsi insistenti in
queste settimane ed a fronte di una continua discussione pubblica e politica incentrata
su scenari di riassetto del sistema finanziario italiano ed europeo, le OO.SS. del
Monte dei Paschi intendono riportare l’attenzione sulle Lavoratrici e i Lavoratori, sui
costi sociali e sulle ricadute sui territori che un’operazione riguardante l’assetto
aziendale potrebbe provocare, quando invece andrebbe confermato e rafforzato il
ruolo di supporto e rilancio all’economia del Paese che la Banca svolge ancora di più
in questo momento a causa della pandemia.
E a questo proposito ribadiscono che la Banca ha continuato ad operare, pur nelle
difficoltà degli ultimi anni, fondamentalmente per merito della professionalità
espressa da Lavoratrici e Lavoratori, che, responsabilmente, hanno contribuito al
taglio dei costi imposto dai Piani Industriali susseguitisi dal 2012 fino all’attuale
Piano di Ristrutturazione, sostenendo importanti sacrifici economici finalizzati al
rilancio e autonomia della Banca stessa.
Pertanto, qualsiasi scenario futuro – anche derivante dal nuovo Piano Industriale a cui
sta lavorando il management aziendale – che non preveda la salvaguardia dei livelli
occupazionali, la tutela delle professionalità esistenti e la difesa dell’integrità del
Gruppo in ogni sua parte ed in ogni suo territorio di insediamento, troverà la nostra
netta opposizione.
Il futuro della Banca non deve passare neppure da accelerate operazioni di uscita
dello Stato dal capitale, soluzioni pericolose per le ripercussioni che comporterebbero
sull’azienda, sui dipendenti e sul tessuto sociale ed economico in cui la Banca opera,
con il rischio di cancellare tutta la nostra storia, identità, relazioni umane e industriali.
Sarebbero scelte sbagliate che il Sindacato del Monte non condividerebbe.
Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin
Coordinamenti Banca Monte dei Paschi Siena S.p.A.
Le Segreterie

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