CGIL Regionale Toscana

Main Menu

  • Iscriviti
  • Contatti
  • dalle Categorie
    • CGIL
    • Filcams
    • Filctem
    • Fillea
    • Filt
    • Fiom
    • Fisac
    • Flai
    • Flc
    • FP
    • Nidil
    • Slc
    • Spi
    • Silp
    • Archivio
  • dai Territori
    • Arezzo
    • Firenze
    • Grosseto
    • Livorno
    • Lucca
    • Massa Carrara
    • Pisa
    • Pistoia
    • Prato
    • Siena
Sign in / Join

Login

Welcome! Login in to your account
Lost your password?

Lost Password

Back to login

logo

  • Iscriviti
  • Contatti
  • dalle Categorie
    • CGIL
    • Filcams
    • Filctem
    • Fillea
    • Filt
    • Fiom
    • Fisac
    • Flai
    • Flc
    • FP
    • Nidil
    • Slc
    • Spi
    • Silp
    • Archivio
  • dai Territori
    • Arezzo
    • Firenze
    • Grosseto
    • Livorno
    • Lucca
    • Massa Carrara
    • Pisa
    • Pistoia
    • Prato
    • Siena
FirenzenewsSlc
Home›Territori›Firenze›Mondadori-Rizzoli chiude la sede di Firenze, vanno via 37 posti di lavoro. Protesta e mobilitazione Slc Cgil

Mondadori-Rizzoli chiude la sede di Firenze, vanno via 37 posti di lavoro. Protesta e mobilitazione Slc Cgil

By Ufficio Stampa
Febbraio 11, 2022
870
0
Share:

Mondadori-Rizzoli Education chiude la sede di Firenze per spostare i 37 lavoratori a Milano. Protestano la Slc Cgil e la Rsu: “Sono licenziamenti mascherati, è una decisione inaccettabile: basta col continuo depauperamento relativo al mondo del lavoro in città”. In arrivo iniziative di mobilitazione

Mondadori-Rizzoli Education: lo scorso 8 febbraio la Direzione delle Risorse Umane della sede di Milano ha convocato la Rsu e la Slc Cgil (nazionale e dell’area vasta Firenze-Prato-Pistoia) per comunicare la chiusura della sede di Firenze, richiedendo il trasferimento delle 37 maestranze alla sede di Segrate (Milano). È già stata comunicata la disdetta del contratto di affitto della sede fiorentina di via Lambruschini.
Per la Slc Cgil e la Rsu si tratta di una decisione “grave e inaccettabile, siamo al cospetto di un licenziamento collettivo mascherato. Si tratta di 37 tra lavoratori e lavoratrici rispondenti a tutte le categorie e professionalità presenti in casa editrice, che – sostanzialmente – se non aderiranno al trasferimento perderanno il proprio posto di lavoro, senza possibilità di alternative. Così facendo si contribuirà al continuo depauperamento relativo al mondo del lavoro sulla piazza di Firenze: non ci stiamo”. La Slc Cgil e la Rsu hanno avanzato varie proposte di soluzione per il mantenimento del posto di lavoro, ma l’azienda non ha risposto in modo concreto, arroccandosi sull’unica strada del trasferimento a Milano.
Il 9 febbraio scorso l’assemblea di lavoratori e lavoratrici ha deciso all’unanimità di mobilitarsi, dando mandato alla Slc Cgil e alla Rsu di attivare tutte le procedure del caso, dalla proclamazione dello stato di agitazione e di crisi al coinvolgimento delle istituzioni, fino a un pacchetto di scioperi e presìdi di protesta.

LA NOTA DI SLC CGIL NAZIONALE

Lo scorso 8 febbraio Mondadori-Rizzoli Education e la Direzione delle risorse umane della sede di Milano hanno convocato la Rsu e la Slc Cgil per comunicare la chiusura definitiva della sede di Firenze
prevista per il 31 agosto, richiedendo il trasferimento delle 37 maestranze alla sede di Segrate (Milano).
Slc Cgil e la Rsu hanno avanzato diverse alternative al trasferimento che scongiurassero la perdita del posto di lavoro, ma l’azienda si è arroccata sulla propria posizione.
Come sindacato “riteniamo opportuno che la Mondadori-Rizzoli Education si dimostri all’avanguardia anche sul piano dell’organizzazione del lavoro. È inaccettabile che dopo due anni di pandemia si neghi la possibilità dello smartworking a lavoratori che anche nelle fasi più emergenziali hanno garantito elevati livelli di professionalità pur esercitando l’attività da remoto” – commenta Giulia Guida, Segretaria Nazionale Slc Cgil.
Il 9 febbraio scorso l’assemblea di lavoratori e lavoratrici ha deciso all’unanimità di mobilitarsi, dando mandato alla Slc Cgil e alla Rsu di attivare tutte le procedure del caso, dalla proclamazione dello stato di agitazione e di crisi al coinvolgimento delle istituzioni, fino a un pacchetto di scioperi e presìdi di protesta.
“A fronte di una decisione così grave, l’urgenza è salvaguardare la tenuta occupazionale – prosegue Guida – ma oggi la vera sfida è far fronte al processo di ristrutturazione in atto nel settore editoriale. L’accentramento delle risorse e delle attività in pochi grandi presidi e la dispersione delle stesse dalle aree minori sta depauperando il Paese”. In quest’ottica “è urgente definire una politica di settore che tragga linfa dalle risorse stanziate dal Governo” – conclude la Segretaria.

Tags7 Giorni - Primo Piano
0
Shares
  • 0
  • +

La CGIL

  • Segreteria e Dipartimenti
  • La Confederazione
  • La Galassia CGIL
  • Coord. Donne
  • Utility
  • Accesso WebMail
  • Archivio Storico

Notizie

  • Cronaca
  • Economia
  • Genere
  • Infortuni Lavoro
  • Politica
  • Sindacato
  • Società

Link

  • Archivio Newsletter CGIL 7 Giorni
  • Collettiva.it
  • Cgil.it
  • Ires Toscana
  • Federconsumatori
  • Sunia
  • PEC: segreteria.cgiltoscana@pecgil.it