Molotov Pisa: Silp Cgil, solidariet a polizia penitenziaria
La segreteria di Pisa del Silp Cgil, il sindacato dei lavoratori di polizia, esprime solidariet e vicinanza al personale della polizia penitenziaria a seguito del vile attentato incendiario che questa notte ha distrutto due autovetture di servizio parcheggiate nei pressi del carcere Don Bosco. Quello di stanotte – spiega una nota – un messaggio da non sottovalutare che viene lanciato in questo delicato contesto storico in cui evidentemente l’operato della polizia penitenziaria di Pisa pu aver dato fastidio a qualche criminale, occorre pertanto vigilare con attenzione. I poliziotti da noi rappresentati si uniscono con forza alle forze politiche e sindacali ed esprimono una severa condanna contro questo vile, pericoloso attentato. Il nostro auspicio ovviamente che i criminali che hanno compiuto quel gesto vengano al pi presto individuati e consegnati alla giustizia. (ANSA).IL FATTOMolotov contro auto polizia penitenziaria a PisaTre persone incappucciate hanno lanciato bottiglie molotov la scorsa notte contro due auto della polizia penitenziaria parcheggiate nei pressi della caserma degli agenti vicino alla casa circondariale Don Bosco di Pisa. Le vetture sono state incendiate. La scena sarebbe stata ripresa da alcune telecamere di video sorveglianza ma non avrebbero fornito indicazioni particolarmente utili per ora. Sull’episodio indagano i carabinieri. Secondo quanto si appreso, si vedono tre persone incappucciate che si avvicinano al perimetro esterno della caserma nell’area adibita alla sosta e che lanciano le bottiglie incendiarie prima di fuggire. Al momento l’atto senza rivendicazione.L’attentato contro la polizia penitenziaria avvenuto nei pressi della sede dell’Ufficio dell’esecuzione penale (Uepe) e ha colpito due auto in uso all’ufficio stesso. Secondo quanto si appreso da fonti inquirenti, l’impianto di videosorveglianza ha filmato la scena ma la qualit delle immagini pressoch inservibile dal punto di vista investigativo. Grazie anche ad alcune testimonianze si ricostruito che ad agire potrebbero essere state tre persone completamente travisate. Da una prima sommaria ricostruzione dei fatti, gli attentatori avrebbero lanciato una o due bottiglie incendiarie da una distanza di alcuni metri all’esterno della recinzione che delimita l’area dove si trovano ai piani superiori gli alloggi degli agenti penitenziari. Sul caso intervenuto anche l’Osapp, Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria. Da anni questa organizzazione sindacale chiede sicurezza e impianti di video sorveglianza, scrivendo missive sia alle forze politiche che ai vertici dell’amministrazione penitenziaria. Abbiamo scritto anche al prefetto chiedendo di intercedere con il Governo per un aumento di personale e magari autorizzando l’ausilio dei militari dell’operazione ‘strade sicure’, vista l’allerta terrorismo degli ultimi tempi e il concreto rischio per le forze dell’ordine. Nessuno ci ha mai risposto e questi sono i risultati, si legge in una nota. Fonte Ansa