Moda: sindacati, Cavalli annunciato chiusura sede Firenze. Apostamento a Milano di 170 addetti nei prossimi mesi

In un incontro con i sindacati la Roberto Cavalli ha comunicato la decisione del consiglio di amministrazione di voler procedere al superamento della sede di” Sesto Fiorentino (Firenze), “con il trasferimento di tutto il personale, 170 dipendenti, a Milano, nell’arco dei prossimi mesi”. E’ quanto rendono noto con un comunicato congiunto Filctem-Cgil e Femca-Cisl e Rsu aziendale. La decisione, si aggiunge,  stata comunicata in un incontro convocato sul tema dell’applicazione della cassa integrazione. “Preannunciare oggi un’ipotesi di trasferimento a Milano ci pare davvero una scelta inaccettabile per un marchio che qui, a Firenze, doveva invece rilanciarsi”, affermano Luca Barbetti (Filctem-Cgil Firenze) e Mirko Zacchei (Femca-Cisl Firenze-Prato), annunciando di aver richiesto alla Regione Toscana la riattivazione del tavolo di crisi. La maison fiorentina, fondata nel 1970, ha raggiunto il successo mondiale dalla metˆ degli anni ’90: nascono nuove linee come Just Cavalli e Angels & Devils, e pi avanti debuttano occhiali da sole, orologi e profumi realizzati attraverso partnership e accordi di licenza. Nel 2015 il fondatore Roberto Cavalli cede la maison al fondo Clessidra, che nel 2019 presenta domanda di concordato preventivo: nell’autunno dello stesso anno l’azienda viene rilevata dalla societˆ Vision Investment di Dubai, controllata dal magnate Hussain Sajwani. I sindacati lamentano “mesi di totale assenza di chiarezza sulle prospettive industriali della Roberto Cavalli”, e adesso, “nel momento in cui tutte le aziende della moda sembrano prepararsi alla ripartenza e la discussione  centrata sulla massima tutela della condizione di sicurezza e tranquillitˆ dei lavoratori, la nuova Roberto Cavalli sembra disinteressarsi dell’impatto che questa decisione pu˜ avere sui suoi lavoratori. Una decisione, questa, non accompagnata dalla necessaria presenza di un piano industriale”. Dunque, concludono i sindacalisti, “chiediamo che i passi dell’azienda si realizzino a valle di una verificata, strutturata e seria organizzazione futura: ormai troppe sono state le scelte fallimentari nella gestione della Roberto Cavalli sulla base di azioni che mai hanno risposto alla tutela dell’occupazione e delle condizioni di lavoro delle persone”.(ANSA).”

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