Nel mondo dei filati per maglieria nasce un nuovo approccio al lusso che prevede la rigenerazione del filo all’insegna dell’artigianalit : nuovi pesi apparentemente leggeri, superfici mosse, intrecci di elementi. Attraverso l’artigianato e la semplice purezza delle materie nascono filati come pezzi unici, quasi sempre all’insegna dell’etica. Infatti il filato del futuro si recupera, si restaura. L’idea quella di rigenerare dal mondo naturale con un uso nuovo dei colori e delle texture, in un assemblaggio libero di materiali inediti. Ecco le nuove tendenze dei filati per maglieria per l’autunno-inverno 201617, in mostra da oggi al 3 luglio a Firenze per Pitti Filati 77. E cos sar un inverno in cui il gusto per maglie decostruite e la giustapposizione di materiali differenti vive su maglioni fatti a mano e ricamati come in un collage. Ci saranno abiti ispirati a materiali animali dalle propriet termiche e rustici tessuti cerati adatti ad un ambiente estremo come quello polare. Ecco che la lana diventa sinonimo di innovazione: puntando sulle propriet legate alla termoregolazione, lana e poliammide convivono, dando origine a fili declinati in una gamma di colori luminosi e specificatamente pensati per realizzare maglie eleganti o effetto active. Contaminato da lana e fibre diverse quali viscosa, seta e nylon, il cashmere rinasce in una visione dinamica, su felpe che presentano qualit elastiche. E ancora, nasce il nuovo volto dell’alpaca con filati mossi e leggeri. Ma la novit riguarda anche il volume della materia che, gonfiandosi, assume un aspetto tridimensionale. Cos le pellicce di mohair diventano sfere di pelo morbidissime, mentre gli abiti in maglia sono ricchi di pizzi e rouches, realizzati con garze di mohair superfini. Infine le fibre nobili come lo yak, il cammello e l’alpaca si ispirano alla bellezza fuori dal tempo delle popolazioni degli altopiani Himalayani. Nella gamma colori, il nero una cornice per le varie tonalit , che si rifanno alla natura e ai legni nordici.(ANSA).
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