L’anteprima mondiale delle collezioni di filati per maglieria per l’autunnoinverno 201920 in mostra dal 27 al 29 giugno a Firenze, per l’edizione 83 di Pitti Immagine Filati, cui partecipano 129 marchi, di cui 27 esteri. Il primo e importante progetto speciale di questa edizione una esposizione organizzata con Modateca Deanna, storica azienda di maglieria che dagli anni ’70 collabora con i pi grandi stilisti internazionali, che apre i suoi straordinari archivi con le collezioni knitwear di Marina Spadafora, stilista e oggi coordinatrice per l’Italia di Fashion Revolution (movimento mondiale della moda etica). L’idea quella di celebrare le eccellenze italiane della maglieria custodite nell’archivio della Modateca, in mostra in uno speciale set di allestimento nel progetto ‘Finestre sull’anima’. Lo firma Spadafora, che nel 1987 ha debuttato con sulle passerelle milanesi con la prima collezione knitwear e poi nel prt- -porter. La sua moda si basa su una ricerca di forme stilizzate, di materiali e tecniche innovativi. Le novit del settore sono il cuore anche dello Spazio ricerca, che questa volta guarda alla generazione dei nativi digitali e si racconta attraverso il legame tra dimensione fisica e virtuale. Torna poi il concorso Feel the Yarn dedicato agli aspiranti designer: il concept di quest’anno il tema Hybridization, protagonisti 26 studenti internazionali. Domani pomeriggio invece va in scena uno speciale workshop dedicato alla tematica delle fibre riciclate mirato alla sostenibilit nella produzione di fibre tessili, il Sustainable Textile Workshop. Altra novit di questa edizione la partecipazione di Lineapelle che presenta un’accurata selezione di materiali destinati alla stagione autunnoinverno 20192020 e un programma di workshop tecnici e di moda. Infine come sempre, in concomitanza col salone, in programma la 32esima edizione di Vintage Selection, mostra mercato di abiti e accessori vintage. (ANSA).Moda: fatturato filatura 2017 rimane stabile Dati diffusi in occasione di Pitti filatiE’ ancora in chiaroscuro il bilancio settoriale della filatura italiana, che da un lato nel 2017 registra un recupero rispetto al 2016, dall’altro propone una fotografia simile a quella del 2015, ovvero di un comparto stabile, che per fa fatica a ritrovare una spinta verso livelli maggiori. Secondo le elaborazioni effettuate dal Centro Studi di Confindustria Moda, e diffuse alla vigilia di Pitti Filati che apre domani a Firenze, il fatturato della filatura conferma il risultato del 2016, assestandosi a poco pi di 2,8 miliardi di euro. Le pi ottimistiche stime rilasciate lo scorso gennaio in occasione della precedente edizione di Pitti Filati, allorquando ci si attendeva una chiusura d’anno lievemente migliore (+0,8%), sono state disattese. La filatura laniera si conferma il comparto preponderante, concorrendo all’82,7% del turnover settoriale, mentre il filato di cotone copre il 14,8%, seguito da quello liniero circoscritto al 2,5%. Lievemente pi performanti della filatura nel suo complesso sono risultati i filati lanieri (+0,3%), mentre una debole crescita, dopo un biennio negativo, si registra per la filatura cotoniera (+1,1%). La filatura liniera, infine, accusa una perdita di particolare rilievo. Guardando al commercio con l’estero, l’export archivia con una lieve flessione contenuta al -0,4% (824 milioni di euro) e l’import segna un lieve aumento del +0,6% (886 milioni di euro). Per la filatura italiana il 2018 si apre con maggior favore: il primo trimestre assiste ad un ritrovato dinamismo dell’export (+5,5%), l’import registra invece un lieve calo, pari al -0,5%.(ANSA).
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