Contro il rischio di licenziamento di quaranta lavoratori della Misericordia di Pisa su 65 sciopero generale indetto da Cgil, Cisl e Uil per il 24 maggio. L’annuncio stato dato durante un presidio tenutosi davanti l’Arcivescovado dove non sono mancati alcuni momenti di tensione tra alcuni sindacalisti della Cgil ed i Cobas, esclusi dalla convocazione unitaria dello sciopero. A giugno finisce il contratto di solidariet per questi 40 dipendenti – spiega Michele Orsi della Cgil-Fp – e non ci sono attualmente pi trattative in corso con la Misericordia mentre noi vogliamo che si rinnovi il contratto. Secondo i sindacati, l’unica soluzione prospettata dalla Confraternita il licenziamento dopo che l’altra settimana stato presentato il bilancio che ha una perdita di 11 milioni euro. Il contratto di solidariet a 24 ore settimanali per i 40 lavoratori, era partito lo scorso luglio. La Misericordia ha detto ai suoi lavoratori che i costi, nonostante la riduzione dell’orario, rimangono ancora alti – ha detto Moreno Giannessi della Uil-Fpl – ma noi non possiamo accettare un contratto di 18 ore anche perch non riusciremmo a coprire nessun tipo di servizio. I sindacati hanno allora aperto una serie di trattative coinvolgendo la Prefettura, il Comune e la Provincia. In nessuna sede la Misericordia ha mai presentato un piano industriale di risanamento – intervenuta Cinzia Ferrante della Cisl Fp – ed inaccettabile che il Governatore della Misericordia parli di licenziamenti senza spiegare come rilanciare le attivit . Per i Cobas, il vescovo Giovanni Paolo Benotto il responsabile morale dei licenziamenti e per questo non ha mai detto una parola di solidariet verso i lavoratori. I Cobas, con alcuni lavoratori, si sono poi diretti in corteo sotto il palazzo del Comune accusando l’amministrazione comunale di non fare tutto il possibile per scongiurare i licenziamenti.
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