Il sensibile incremento dell’incidenza della povert in Italia nel 2012, dopo anni di relativa stabilit , ha riguardato in misura particolare i bambini e i ragazzi. Nel 2012 su poco pi di 4,8 milioni di persone in condizione di povert assoluta, quasi 1,1 milione, erano costituiti da minori, a fronte di 723 mila minori su 3,4 milioni di poveri assoluti complessivi nel 2011. Mentre il numero complessivo di persone in povert assoluta aumentato del 41% rispetto al 2011, il numero di minori assolutamente poveri aumentato in misura maggiore, ossia del 46%. Questi i dati al centro, oggi e domani, del seminario che si svolge a Milano, presso la Fondazione Cariplo sul tema I genitori negli spazi di vita dell’infanzia. I dati diffusi oggi evidenziano come, in generale, vi sono ampie differenze tra aree e regioni del Paese: nel 2011 in Sicilia quasi 1 minore su 2 era in condizioni di povert relativa (42,3%), in Campania, Puglia, Calabria circa 1 minore su 3, in Lombardia e Trentino Alto Adige 1 su 13 e in Veneto 1 su 18. In presenza di figli tende ad aumentare la diffusione della povert : nel 2012 il 18,3% delle famiglie con almeno un figlio minorenne era relativamente povero (a fronte del 12,7% tra tutte le famiglie), in aumento rispetto al 15,6% del 2011. Inoltre, la diffusione della povert relativa tende ad aumentare con il numero di figli minori presenti in famiglia: l’incidenza pari al 15,7% tra le famiglie con 1 figlio minore, al 20,1% tra le famiglie con 2 figli minori, al 28,5% tra le famiglie con 3 o pi figli minori. Il quadro particolarmente negativo nel Mezzogiorno: nel 2012 un terzo (33,9%) delle famiglie meridionali con almeno un figlio minore era in condizione di povert relativa, la percentuale sale al 40,2% tra le famiglie con 3 o pi figli minori. Analoghi trend valgono per la povert assoluta. La crisi ha colpito in misura significativa le famiglie con bambini e tra il 2007 e il 2010 la povert tra bambini e giovani aumentata in numerosi paesi Ocse. Al contrario, nello stesso periodo la popolazione anziana rimasta relativamente protetta dagli effetti della crisi, grazie alla stabilit dei trasferimenti pensionistici. In particolare, nel corso del periodo iniziale della crisi (fino al 2010) i tassi di povert relativa nei paesi Ocse sono mediamente aumentati tra i minori (di 0,6 punti percentuali) e mediamente diminuiti tra gli anziani (di 2,7 punti percentuali), a fronte di una generale stabilit (leggero aumento di 0,1 punti percentuali) sul complesso della popolazione. In Italia questi trend si sono manifestati in misura pi accentuata: l’incidenza della povert relativa significativamente aumentata tra i minori (+2,2 punti percentuali) e diminuita tra gli anziani (-3,5 punti percentuali), a fronte di un aumento complessivo di un punto percentuale sul complesso della popolazione. (ANSA).
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