Per quanto ci riguarda dovremo farci promotori della difesa dei migranti non solo sui luoghi di lavoro, ma anche riguardo l?accoglienza, l?inclusione e la cittadinanza, negare i diritti alle persone pi in difficolt vuol dire mettere in discussione la democrazia e la libert di tutti.Lo stato naturale dell?uomo la libert ed a nessuno pu essere negata la ricerca di una vita migliore, sprattutto a chi fugge da conflitti, carestie, sottomissioni, schiavit, guerre e disastri ambientali.Di fronte a migrazioni e spostamenti di masse di persone in tutto il mondo rischiamo di non comprendere cosa stia succedendo, ancor pi se chi ha responsabilit politiche e istituzionali fomenta ansie e paure.Viviamo nel tempo ?della globalizzazione della paura?, un tempo in cui vi di nuovo voglia di ordine, dove si istiga chi arretra nelle proprie condizioni materiali a prendersela con i pi deboli e non con quelli che gli hanno veramente rubato il futuro.Siamo di fronte ad un capovolgimento della realt pericoloso, gi avvenuto, la storia anche recente ci insegna che non va assolutamente sottovalutato.Nella civile Europa del 900 si fatta nascere e crescere la cultura dell?odio contro chi diverso per razza, religione, cultura, opinione.Ed da questo odio diffuso che poi vennero giustificate le azioni che portarono a distruggere la libert e la democrazia in un momento in cui si pensava che comprimerle avrebbe portato maggiore progresso.Anche oggi ci sono troppi fomentatori dell?odio (l?odio anti umano) e pochi che agiscono per unire.Siamo in un momento segnato da nuove tensioni sociali in Europa ed esistono pericolosi rigurgiti di sub-cultura nazionalista, di razzismo, di antisemitismo, di apartheid specialmente contro le persone provenienti dai paesi del sud del mondo.Il destino dell?economia mondiale di nuovo in bilico e l?Europa non sembra avere una ricetta adeguata per risolvere i problemi.Le politiche e le misure votate all?indebitamento e all?austerit hanno gravemente fallito ed alla fine sono stati i cittadini pi deboli a pagarne il prezzo.Potremmo anche essere alla vigilia di una nuova crisi e l?Europa non sembra avere ricette valide per affrontarla, tanto meno ci sono a livello nazionale, da questo il rischio di vedere ristretti spazi di democrazie e libert . Ma chi crede che le nazioni possano circondarsi di muri e fili spinati per rispondere ai processi migratori ed alle crisi imprigionerebbe se stesso.Dietro ogni persona c? una vita, una storia che andrebbe conosciuta e bisognerebbe riflettere sui motivi e le responsabilit dell?arretramento dei diritti dei lavoratori nelle societ occidentali e sulle gravi ingiustizie che gli esseri umani in molte parti del mondo stanno subendo, mentre pochi ricchi indisturbati aumentano i loro profitti come mai stato possibile nel corso della storia. ?Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignit e diritti? scritto nella ?Carta Universale dei diritti dell?uomo?, un principio che che era stato anticipato con chiarezza nella nostra Carta Costituzionale.Bisogna ripartite dai principi fondamentali della Costituzione, dai diritti inviolabili dell?uomo, da una analisi sui nuovi spregiudicati colonialismi. I numerosi organismi nati nel dopoguerra a garanzia della collaborazione fra stati e comunit nazionali vanno riformati e rilanciati in modo cheperseguano effettivamente i loro obiettivi di pace, sviluppo e di solidariet fra i popoli.Questo pu avvenire se saranno sostenuti e stimolati dai cittadini, dai lavoratori e da un?opinione pubblica libera e consapevole.Per quanto ci riguarda dovremo farci promotori della difesa dei migranti non solo sui luoghi di lavoro, ma anche riguardo l?accoglienza, l?inclusione e la cittadinanza, negare i diritti alle persone pi in difficolt vuol dire mettere in discussione la democrazia e la libert di tutti.Massimo Braccini, segretario generale Fiom Cgil Toscana
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