Migranti:Istat,-41% in un anno permessi soggiorno per lavoro. Calano del 5%

In Italia si Š ormai passati dalle migrazioni per lavoro e per motivi familiari a nuovi flussi sempre pi— spesso motivati dalla ricerca di asilo politico e protezione internazionale. Lo rileva l’Istat in un nuovo report sui cittadini non comunitari. Durante il 2016 sono stati rilasciati 226.934 nuovi permessi di soggiorno, il 5% in meno rispetto all’anno precedente, e il calo ha riguardato soprattutto le migrazioni per lavoro (12.873) – diminuite del 41% rispetto al 2015 – che rappresentano ormai solo il 5,7% dei nuovi permessi. Continua, invece, la rapida crescita dei nuovi permessi per motivo di asilo e protezione umanitaria, che raggiungono il massimo storico (77.927, il 34% del totale dei nuovi permessi). Nigeria, Pakistan e Gambia sono le principali cittadinanze delle persone in cerca di asilo e protezione internazionale; insieme coprono il 44,8% dei flussi in ingresso per questi motivi. Il Centro-Nord Š l’area con la pi— alta presenza: quasi il 35,8% dei cittadini non comunitari regolarmente presenti ha un permesso rilasciato o rinnovato nel Nord-ovest, il 26,2% nel Nord-est e il 24,1% al Centro; il 13,8% ha un permesso rilasciato o rinnovato nel Mezzogiorno. La regione in cui si collocano prevalentemente gli stranieri non comunitari Š la Lombardia (25,5%), seguita dall’Emilia-Romagna (11,5%) e dal Lazio (11,0%); in queste regioni si registra, tra il 2016 e il 2017, una diminuzione delle presenze, tranne nel Lazio che mostra una sostanziale tenuta. Le province nelle quali si concentra la presenza non comunitaria sono: Milano, Roma, Brescia, Torino, Bergamo e Firenze. Nelle province di Milano (11,9%) e Roma (9,3%) vive un quinto degli stranieri non comunitari. Per otto delle prime dieci collettivit… la regione prevalente di presenza Š la Lombardia; per i cittadini del Bangladesh Š il Lazio e per i moldavi il Veneto. La componente femminile rappresenta nel 2016 poco pi— del 40% dei nuovi flussi. Il peso relativo delle migrazioni femminili resta per• elevato per gli ingressi per motivi familiari (quasi il 59%) e per studio (57,3%). L’incidenza di donne sui nuovi flussi invece si attesta intorno al 36,3% nel caso dei motivi di lavoro. Le donne infine incidono poco sui flussi in ingresso per motivi umanitari o di asilo politico nel 2016 (11,6%).(ANSA).Migranti: Istat; il 51,3% dei nuovi italiani sono minoriÿ Su 95mila, 61mila sono nati in ItaliaAumentano sempre pi— i minori stranieri che diventano cittadini italiani: mentre nel 2011 solo il 32,3% dei neoitaliani aveva meno di 30 anni, nel 2016 gli under 30 sono stati quasi 95 mila, rappresentando il 51,3% del totale. Lo rileva l’Istat nel nuovo report sui cittadini non comunitari. Circa 61 mila dei giovani nuovi cittadini, sottolinea il report, sono nati in Italia. Si tratta quindi di un numero sempre pi— rilevante di giovani che ogni anno transitano dalla cittadinanza straniera in quella italiana, e nel corso dell’ultimo anno, nel 67% circa dei casi, questo passaggio Š avvenuto senza che i giovani interessati abbiano mai vissuto direttamente l’esperienza migratoria. E’ molto aumentato il numero di coloro che ricevono la cittadinanza per trasmissione dai genitori e di coloro che, nati nel nostro Paese, al compimento del diciottesimo anno di et…, scelgono la cittadinanza italiana: sono passati da circa diecimila nel 2011 a quasi 76 mila nel 2016. (ANSA).

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