Vediamo la democrazia calpestata da una bulimia populista tutta presa dalla ricerca spasmodica del consenso che l’attuale classe politica al governo persegue, titillando le tendenze pi volgari, diffondendo paure e seminando odio, e denunciamo alla pubblica opinione il gioco cinico e baro di chi, senza scrupoli di sorta, rivendica radici cristiane e fornica con l’ideologia fascista della razza e della sicurezza. Questa la denuncia pubblica nei confronti della politica sull’immigrazione del ministro dell’Interno Matteo Salvini, da parte di un gruppo di una ventina di religiosi, tra preti, suore e frati, di pi citt italiane. Vediamo la laicit rinnegata da un’invasione barbara arrovesciata da parte di un politico che esibisce il vangelo sui palchi e lo calpesta nella pratica – si legge in un documento che vede tra i promotori a Firenze don Alessandro Santoro, il parroco Fabio Masi e la suora domenicana Stefania Baldini -. Gi la mani dal vangelo usato come chiavistello per violentare la buona fede dei molti credenti sprovveduti e carpirne il consenso. I promotori spiegano che ogni giorno ci tocca assistere al dileggio di quella cultura umanistica di cui Matteo Salvini va facendo strame, e additiamo al pubblico disprezzo la barbarie di battezzare problemi e situazioni disumane con nomi di una volgarit inaudita: ‘Pacchia’, ‘crociera’ ecc. (ANSA)
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