MIGRANTI: EPIFANI, NUOVA SCHIAVITU’ AGRARIA

‘Con amarezza viviamo tempi nei quali si possono fare leggi razziste, come pensare di costringere presidi di scuola e medici a denunciare chi e’ clandestino, mettendo fra l’altro a rischio non solo la sicurezza di queste persone, ma di tutti, perche’ chi non si cura si ammala, e chi non studia non progredisce’. Lo ha detto oggi a Sarzana il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani.’Non si affronta l’immigrazione in termini civili – ha proseguito -. Si fa un’equazione fra immigrato e delinquente, dimenticando che 35 milioni di italiani hanno lasciato l’Italia per trovare pane e dignita’. Da italiano, ho vergogna per quegli italiani che non ricordano la richiesta di dignita’ di padri e nonni emigrati’. Epifani ha denunciato l’esistenza di una nuova schiavitu’ agraria: ‘imprenditori indecenti consegnano ancora alla schiavitu’ della terra i migranti: a Foggia, San Nicolo’ di Battipaglia, abbiamo visto storie inaccettabili di caporalato. Immigrati senza acqua, luce e servizi, pagati 8 euro al giorno, 2 dei quali da dare al caporale. Senza la possibilita’ di tornare in patria perche’ irregolari’.

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