Migranti: Aiab, su regolarizzazioni non si pu pi rimandare Tutto il nostro sostegno a Bellanova. é un
Finalmente, dopo anni di ipocrisia e speculazione politica sui migranti, l’Italia si accorge che senza manodopera straniera l’agricoltura delle ‘eccellenze’ non esisterebbe”. Con queste parole Antonio Corbari, presidente di Associazione Italiana Agricoltura Biologica (Aiab), si inserisce nel dibattito in corso in questi giorni sulla questione migranti. La proposta della regolarizzazione dei migranti fatta dalla ministra Bellanova un atto di realismo che trova tutto il sostegno di Aiab, che da anni denuncia le condizioni di sfruttamento disumano di questi lavoratori”. “Non ci sono produzioni rinomate che non si giovino del contributo di lavoratori stranieri, spesso senza diritti e in condizioni di vita disumane – sottolinea l’Associazione – Nessuna regione e esclusa e in tutte le regioni si segnalano denunce ed arresti per capolarato come segnala il terzo rapporto Agromafie e Caporalato dell’Osservatorio Placido Rizzotto”. I comparti merceologici e le attivit sono diversificati, osserva ancora l’associazione,che ricorda i lavoratori dell’est Europa che raccolgono le mele in Trentino, i mungitori Sik della pianura padana che portano avanti la produzione di parmigiano e grana, i pastori slavi in Appennino, i raccoglitori africani di agrumi, pomodori e altri ortaggi al centro sud. “L’agricoltura italiana, cos come quella europea – dice Corbari – non pu fare a meno di questi lavoratori. Riconoscere questa semplice e inequivocabile realt, sarebbe un grande segno di civilt politica. Per ridare dignit a persone che fanno parte a pieno titolo del nostro sistema produttivo”. (ANSA).”