Italiani sempre pi longevi ed in buona salute, con gli over-100 il cui numero raddoppiato negli ultimi 10 anni, raggiungendo quota 13.500, ed una netta diminuzione della mortalit per tumori e malattie cardiovascolari. E’ un’Italia che ‘sta bene’ quella descritta dal Rapporto Osservasalute 2013, ma non scevra di paradossi: se da un lato migliora infatti la salute dei cittadini, dall’altro peggiorano i servizi e l’assistenza a causa dei tagli alla Sanit , mentre la spesa a carico delle famiglie, soprattutto per i farmaci, raddoppiata in un decennio. Se, dunque, aumentata l’aspettativa di vita (pari a 79,4 anni per gli uomini e 84,5 anni per le donne), di contro il Paese ‘ringiovanito’ solo grazie alla presenza dei cittadini immigrati tra i quali maggiore la quota dei giovani. Inoltre, se si muore meno per tumori, si muore di pi per disturbi psichici e malattie nervose. Dal Rapporto arriva per una sonora bocciatura degli stili di vita: gli italiani sono sempre pi grassi, aumenta la percentuale di obesi e il fenomeno non risparmia bambini e ragazzi. E’ infatti in sovrappeso il 44,2% degli uomini rispetto al 27,6% delle donne, ed obeso l’11,3% degli uomini e il 9,5% delle donne. Sono troppi pure i bambini e gli adolescenti taglia extra large, soprattutto maschi: i dati (media 2011-2012) mostrano che i bambini e gli adolescenti in eccesso di peso sono una quota considerevole pari al 26,9% (ovvero pi di un giovane su 4 dai 6 ai 17 anni). Restano pochi gli sportivi, con meno di uno su quattro che pratica uno sport in modo costante. A ci si aggiunge il fatto che si continua a consumare poca frutta e verdura. In positivo, invece, si nota un trend in diminuzione dei consumatori di alcolici e dei fumatori. Altri dati positivi: si arresta l’aumento del consumo di antidepressivi e si registra una flessione nel tasso di suicidi, mentre sono ancora tanti, e in leggero aumento, i viaggi della speranza per curarsi, soprattutto da Sud a Nord. A fronte di tale ‘istantanea’ sulla salute del Paese, gli esperti lanciano un allarme per il futuro del Sistema sanitario nazionale (Ssn): la Spending review rischia di far saltare il Ssn, mentre la spesa sostenuta da ciascun cittadino per l’acquisto di farmaci pi che raddoppiata in meno di dieci anni, passando da 11,3 euro del 2003 a 23,7 euro nel 2012, afferma Walter Ricciardi, direttore dell’Osservatorio nazionale sulla Salute nelle regioni italiane e coordinatore del Rapporto, avvertendo come la riduzione della spesa pubblica per contenere il debito e rispettare i vincoli di bilancio concordati con l’Europa mette a rischio l’intero sistema di welfare italiano. Ma c’ anche un’altra ‘bomba’ che, avverte Ricciardi, sta per ‘deflagrare’: presto, l’Italia potrebbe non avere pi medici italiani. In soli 4 anni, dal 2009 al 2013, afferma l’esperto, sono oltre 5mila i nostri camici bianchi ‘emigrati’ all’estero per usufruire di migliori opportunit e condizioni lavorative, e nel prossimo futuro il rischio concreto che si possa determinare un fenomeno di emigrazione di massa dei medici, con gravi conseguenza per il sistema di assistenza. La ragione evidente: Sono circa 8mila – rileva Ricciardi – i giovani che si laureano in Medicina ogni anno, a fronte di soli 3mila contratti di specializzazione disponibili. Ci vuol dire che ci sono circa 5mila neo-medici l’anno che non sanno cosa sar del loro futuro, ma altri Paesi sono gi pronti ad accoglierli con contratti allettanti. di Manuela Correra (ANSA)
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