Mattarella, riconoscenti a chi svel verit su Piazza Loggia. Grazie a chi ha tenuto viva domanda giustizia
Dopo la bomba del 28 maggio non stato facile giungere alla verit e completare il percorso della giustizia. Oggi esprimiamo riconoscenza agli uomini dello Stato che hanno contribuito a svelare le responsabilit e ricostruire il piano eversivo in cui l’attentato era inserito. Insieme a loro, ringraziamo quanti hanno tenuto sempre viva la domanda di giustizia. Ai familiari di chi fu ucciso, ai tanti feriti, agli amici e ai compagni di lavoro la Repubblica rinnova il sentimento pi intenso di vicinanza e solidariet. Il legame di Brescia con la democrazia, con la storia e lo sviluppo del nostro Paese, si manifesta sempre pi saldo”. Lo scrive il Capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio nell’avversario della Strage di Piazza della Loggia a Brescia. (ANSA).Mattarella, Brescia esempio, unita oggi e 46 anni fa. Capo Stato elogia citt colpita da strage Piazza Loggia e Covid”La ricorrenza della strage di piazza della Loggia, compiuta da terroristi neofascisti, viene celebrata quest’anno dalla citt di Brescia, incamminata sulla strada della ripresa civile, economica, sociale dopo che l’emergenza sanitaria causata dal Covid 19 ha assunto tra la sua gente le dimensioni di una immane tragedia. Brescia ha risposto, ora come 46 anni fa, con coraggio, con dignit, con la solidariet di cui la sua comunit capace” e con una unit “decisiva” e “esempio per l’intero Paese”. Lo scrive Sergio Mattarella nell’anniversario della strage di piazza della Loggia.”L’unit con la quale i bresciani reagirono all’attentato terroristico del 1974 fu decisiva per spezzare la catena eversiva che, attraverso una scia di sangue e di morti innocenti lunga diversi anni, intendeva minare le fondamenta popolari della democrazia e colpire i principi costituzionali”, scrive ancora Sergio Mattarella nel suo messaggio nell’avversario della strage di Piazza della Loggia. “L’impegno e la solidit democratica di Brescia sono divenuti una testimonianza per l’intero Paese, e il presidio della memoria, coltivato dai familiari delle vittime, dalle istituzioni locali, dalle formazioni sociali costituisce tuttora un valore quanto mai prezioso e un bene comune, a disposizione anzitutto delle generazioni pi giovani”.(ANSA).”