Mattarella, martirio S.Anna  una radice della Repubblica Capo Stato per 50 anni medaglia oro a paese eccidio nazista

A S.Anna si trova una radice della Repubblica”, qui “non fu concesso riparo, nŽ pietˆ, a persone inermi, a chi si rifugi˜ nei casolari. L’ideologia dell’annientamento trov˜ applicazione contro la popolazione civile senza minimo riguardo a ragazzi, a fanciulli, a neonati. Non si volle solo uccidere ma obiettivo era annientare l’umanitˆ delle vittime e la coscienza stessa della comunitˆ”. “Con la Medaglia d’oro al valor militare assegnata al Comune, ricordiamo oggi le Medaglie d’oro al valor civile di Stazzema. Vittime ed eroi al tempo stesso: don Fiore Menguzzo, don Innocenzo Lazzeri, Genny Babilotti Marsili, Milena Bernab˜, Cesira Pardini, la sorella di Anna, che a Coletti riusc“ a nascondersi, a salvare un altro bambino e a portar via la sorellina neonata, che purtroppo non sopravvisse. Sono persone che rappresentano un’intera comunitˆ straziata”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella andando a concludere il suo intervento a Sant’Anna di Stazzema dove ha partecipato alla cerimonia per i 50 anni della medaglia d’oro al valor militare al Comune. “In loro nome – ha detto riferendosi alle vittime – continuerˆ l’impegno per costruire una civiltˆ pi libera e giusta, che rappresenta il nostro orizzonte di speranza e che nessuno potrˆ mai strappare dalle nostre coscienze di italiani liberi”.”Non c’ alcuna ragione di guerra che possa anche soltanto attenuare la disumana crudeltˆ inflitta alle persone e ai loro corpi straziati, accatastati, e per oltraggio anche arsi nel fuoco”, ha anche detto Mattarella parlando a S.Anna di Stazzema. “Nulla potrˆ mai cancellare il ricordo di Anna Pardini, uccisa a soli 20 giorni tra le braccia della mamma. Nulla potrˆ eguagliare il dolore di Antonio Tucci che pensava di aver messo al sicuro a Sant’Anna la moglie e gli otto figli, per trovarli invece tra i morti della piazza”, ha ricordato Mattarella. “Come la piccola Anna, come la famiglia Tucci, furono centinaia e centinaia i martiri di Stazzema. In questi ricordi – qui a Sant’Anna di Stazzema – si trova una radice della Repubblica”. E “bene fanno gli storici a continuare la ricerca tra i punti che restano ancora da unire in quella tremenda giornata. La consistenza effettiva dei partigiani nella zona, dopo le divisioni interne alla brigata e i ripetuti scontri con i tedeschi nei giorni precedenti. La presenza e le responsabilitˆ di fascisti accanto ai reparti tedeschi che compirono il rastrellamento a Stazzema. L’incursione di sciacalli che provarono a strappare le poche cose di valore a chi era stato da poco ucciso. Oltraggio che si aggiunse all’oltraggio”.(ANSA).Mattarella, memoria non cancellerˆ mai strage di Sant’Anna Sterminate persone inermi che invocavano pietˆ”Militari sotto il comando di ufficiali aguzzini indottrinati al culto della razza superiore sterminarono persone inermi che invocavano pietˆ. A S.Anna vi fu una strage tra le pi sanguinose della Seconda guerra mondiale, fu inferta a questa terra una ferita che non potrˆ mai essere cancellata dalla memoria nazionale”.Mattarella, scritte folli contro ebrei, non sottovalutare ‘Anche se si tratta di fenomeni limitati’Ê”Sono comparse, di recente, in questi mesi, scritte contro ebrei sui muri e persino su porte di abitazioni. Folli e fanatici assassini hanno colpito cittadini inermi in borghi e quartieri della nostra Europa. Sono fenomeni limitati ma che non possono essere sottovalutati. PerchŽ puntano a colpire i principi, le fondamenta della convivenza, la stessa memoria. La memoria non appartiene mai soltanto al passato ma  parte della nostra vita e della costruzione del futuro”.Mattarella, dobbiamo essere vigili, germe odio non sconfittoÊ”Dobbiamo essere vigili. I mutamenti epocali in atto ci offrono opportunitˆ straordinarie, in ogni campo, ma al tempo stesso provocano paure, disorientamenti, chiusure. Il germe dell’odio non  sconfitto per sempre. Il timore del diverso, il rifiuto della differenza, la volontˆ di sopraffazione, sono sentimenti che possono ancora mettere radici, svilupparsi e propagarsi”Ue: Mattarella,nata da ferocia guerra  motore di democrazia”Il processo di costruzione europea  stato la proiezione esterna, lo sviluppo coerente dei principi che hanno ispirato la Resistenza e unito il popolo italiano attorno alla sua Carta costituzionale”, ha anche detto il presidente Mattarella e citando Thomas Mann aggiunge che nazismo e fascismo hanno tentato ‘un furto di Europa’. E scriveva: ‘L’Europa era il contrario dell’angustia provinciale, dell’egoismo limitato, della rozzezza e incultura del nazionalismo: voleva dire libertˆ, larghezza, spirito e bontˆ’. Queste parole di Thomas Mann sono emblematiche, significative”. “Noi – ha anche affermato il Capo dello Stato -, insieme agli altri Paesi europei, abbiamo compreso che non si dovevano ripetere gli errori successivi alla Grande Guerra, e che la risposta alla volontˆ di potenza, all’ideologia del dominio e dello sterminio, agli orrori della guerra doveva collocarsi all’altezza della civiltˆ d’Europa”.”

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